I vostri diritti, il vostro futuro: costruiamo insieme l’Europa di domani

Pubblicato il 9 Maggio 2012 in , da redazione grey-panthers

L’Unione europea si è sempre trasformata sotto la spinta di avvenimenti politici epocali. La fine della guerra fredda ha consolidato la volontà politica di avvicinare ulteriormente le nazioni e i popoli europei. Oggi non esistono più frontiere: anzi, i cittadini europei hanno il diritto di vivere, viaggiare, studiare, lavorare, fare acquisti o andare in pensione in qualsiasi paese dell’UE. Abbiamo introdotto una moneta comune e abbiamo accolto i paesi dell’Europa centrale e orientale. In occasione delle svolte radicali, gli europei sono rimasti uniti. Hanno puntato sull’Europa e ne sono usciti rafforzati.

La situazione attuale non è diversa.
Stiamo lottando insieme strenuamente per combattere la crisi. È stato un colpo duro per l’Europa ma, grazie alle rigorose decisioni adottate, la nostra casa europea potrà resistere alle future intemperie. È questo il momento di consolidare quanto abbiamo costruito e guardare al futuro con creatività, ottimismo e realismo.
Venti anni dopo l’introduzione della cittadinanza europea nella piccola città di confine di Maastricht, dobbiamo rilanciare il progetto europeo e per questo servirà il sostegno diretto dei nostri cittadini. L’Unione europea esiste, infatti, grazie ai suoi cittadini ed opera al loro servizio: il nostro continente riunificato può crescere e prosperare solo se si darà loro ascolto, venendo incontro alle loro esigenze.
I cittadini si attendono dall’Europa risultati concreti, non solo parole. Ed è giusto che sia così!

Da quando sono diventata prima commissaria responsabile della cittadinanza, mi sono adoperata con il presidente Barroso e gli altri colleghi della Commissione per attuare azioni concrete e far sì che i cittadini possano godere nella vita quotidiana dei diritti che l’UE prevede per loro. Grazie alla Commissione europea, i diritti delle vittime di reato sono stati rafforzati, è più facile ottenere assistenza sanitaria o immatricolare la propria auto in un altro paese europeo e i diritti dei consumatori sono stati ampliati. Quest’anno, i cittadini europei faranno più di un miliardo di viaggi all’interno dell’UE e oltre 12 milioni di essi vivono già in un paese dell’UE diverso da quello di origine. Una quarantina di milioni di persone acquista online da altri paesi europei.
E tuttavia, quando si tratta di esercitare il diritto di cittadini europei, molti si scontrano ancora con difficoltà. Possiamo migliorare questa situazione e lo faremo con il vostro aiuto. Nei prossimi tre mesi, la Commissione europea vi chiederà cosa pensate dei vostri diritti e in che genere di Unione volete vivere. Oggi, nella giornata dell’Europa, abbiamo lanciato la consultazione pubblica più ampia nella storia dell’UE: chiediamo ai cittadini il loro parere su cosa si può fare per loro a Bruxelles. L’Europa non è Bruxelles. L’Europa è il posto in cui vivete, che sia Roma o un qualsiasi altro luogo. Per questo motivo vogliamo conoscere i problemi che incontrate quando viaggiate nell’UE, per lavoro, studio o vacanza, oppure quando volete votare o candidarvi alle elezioni di un altro paese dell’UE o ancora fare acquisti online. Dateci idee concrete su cosa possiamo migliorare e su come dovrebbe essere l’Unione nel 2020.

Le vostre risposte e idee confluiranno nella relazione sulla cittadinanza dell’Unione che la Commissione europea presenterà il prossimo anno. Avete la possibilità di partecipare! Eliminiamo gli ultimi ostacoli che i cittadini devono affrontare nell’esercizio dei loro diritti così che tutti possano beneficiare di un’autentica Europa senza frontiere. Il prossimo anno, il 2013, sarà l’Anno europeo dei cittadini, interamente dedicato a loro, ai loro diritti e alle loro idee. Partecipate al dibattito che si svolgerà nella vostra cittadina o nel vostro paese, con gli amici e con i politici locali, nazionali o europei, per costruire insieme l’Europa del domani. L’Unione europea è un continente unito e forte di 500 milioni di cittadini, può rafforzarsi ancora di più se diventa la VOSTRA Europa!

Esprimete la vostra opinione, entro il 9 settembre 2012, cliccando su questo link

di Viviane Reding, vicepresidente della Commissione europea
Responsabile per il portafoglio Giustizia, diritti fondamentali e cittadinanza