Sarebbe bello che Dio esistesse, ma sfortunatamente non c’è: lo sostiene David Baddiel occupandosi in un modo nuovo di un dibattito antichissimo. L’autore, scrittore, sceneggiatore e regista britannico, noto anche come comico e presentatore televisivo, questa volta mette alla prova se stesso, oltre che Dio
David Baddiel sarebbe felicissimo se Dio esistesse, e ha passato un sacco di tempo a fantasticare su quanto sarebbe meglio sapere che in cielo c’è un papà supereroe in grado di scacciare la morte. Ma sfortunatamente per lui non c’è: Dio non esiste. O almeno è la conclusione a cui è arrivato lui: ed è proprio l’intensità con cui vogliamo credere che esista a provare la sua non-esistenza: è un desiderio così forte che non possiamo che trasformarlo in realtà. Anche lui, ammette Baddiel, desidera che Dio sia vero, ed è questa ammissione a rendere il libro più vulnerabile e indulgente – e più aperto a riconoscere il valore e il potere della religione, e di alcune religioni rispetto ad altre – rispetto a ogni altra invettiva di intellettuali e scrittori atei e ateisti. In questo breve saggio filosofico Baddiel (David Lionel Baddiel, nato a New York, il 28 maggio 1964, scrittore, sceneggiatore e regista britannico, noto anche come comico e presentatore televisivo), mette in mostra tutto il suo talento retorico e ironico e la sua capacità di mescolare aneddoti personali e ragionamenti, e dà da pensare in termini nuovi, e straordinariamente brillanti, sul più antico dei dibattiti.
E’ in libreria il quarto libro pubblicato dal marchio editoriale Altrecose creato dal Post con Iperborea: Il desiderio di Dio di David Baddiel, che prosegue l’intento del progetto di pubblicare in Italia autori e opere di qualità da tutto il mondo: in questo caso ritornando in modo nuovo su un dibattito antichissimo: quello sull’esistenza di Dio.
“Il desiderio di Dio” è una professione di ateismo, ma non dell’ateismo ‘macho’ o ‘bullo’ di chi afferma di non avere bisogno di consolazione di fronte alla prospettiva della morte. È, al contrario, un ‘ateismo riluttante’: quello di chi vorrebbe davvero che un Dio ci fosse, ma arriva alla conclusione che non ci sia. Dal giorno in cui, da bambino, si è reso conto che siamo tutti mortali, David Baddiel ha passato molto tempo a fantasticare su quanto sarebbe meglio sapere che in cielo c’è un papà supereroe in grado di scacciare la morte. Ma per quanto ci provi, non riesce a crederci, perché la razionalità gli dice che per far esistere una cosa non basta volerla. Come riassume nella prefazione il direttore del Post, Luca Sofri: «l’esistenza stessa di un forte desiderio che qualcosa esista rende i protagonisti di quel desiderio poco lucidi sulla sua reale esistenza. E di fatto indebolisce gli argomenti – già piuttosto fragili – a favore della sua esistenza».
È soprattutto di fronte alla prospettiva della morte che sentiamo la necessità di trovare alla nostra vita un significato, una speranza, una spiegazione. Tra aneddoti personali, stralci di conversazioni con credenti e non, citazioni dalle letture più svariate che spaziano dal new atheism al postmodernismo, dai social media alla fisica quantistica, David Baddiel affronta il discorso sull’esistenza di Dio da diverse angolazioni, mantenendo sempre il tono leggero e coinvolgente di una chiacchierata tra amici.
L’autore David Baddiel è noto soprattutto come comico, ma è molto di più: ha scritto libri per bambini, un saggio sull’antisemitismo e uno sulla storia della sua famiglia, nonché il testo di una canzone che la nazionale inglese maschile di calcio e i suoi tifosi adottano da anni nella speranza di vincere un grande trofeo internazionale, “It’s Coming Home”.
Dettagli del libro “Il desiderio di Dio”
David Baddiel – “Il desiderio di Dio. Chi non vorrebbe che esistesse?”
Traduzione dall’inglese di Fabio Cremonesi
pagine 112 – prezzo 17,00 €