Avanti giovani, alla riscossa

Pubblicato il 19 Febbraio 2009 in , da Vitalba Paesano

M. Livi Bacci

Avanti giovani, alla riscossa

Come uscire dalla crisi giovanile in Italia

editore Il Mulino Contemporanea

pagine 128 prezzo 10 euro

 

La domanda alla quale risponde M.L. Bacci riguarda il futuro dei giovani in Italia, le coorti di popolazione che attende un posto al sole, sempre più difficile da raggiungere. In una agevolissima sintesi il libro di M.L Bacci ricorda che:

  •  i giovani sono materialmente (fisicamente) migliori rispetto al passato più o meno recente. I dati sulle condizioni fisiche e psichiche (in particolare dalle antropometrie delle visite di leva) del secolo scorso denunciavano endemiche situazioni di malnutrizione, malattia, rachitismo, ect, oggi del tutto scomparse. I giovani oggi hanno raggiunto, grazie alle diete proteiche, stature in media europea, sono più sani ed esteticamente migliori (secondo i canoni di moda)
  •   i giovani sono anche più soddisfatti della vita che conducono in famiglia. Pochi i conflitti con i genitori, che vengono ritenuti persone benemerite, in quanto permettono loro uno stile di vita soddisfacente. Le depressioni giovanili non sono così diffuse come i media amano raccontare e i casi di suicidio sono più che dimezzati rispetto a 40/50 anni fa
  •  ciò che manca ai giovani, ed è il punto drammatico di crisi, riguarda le prospettive sul futuro, le convinzioni che aiutino a prefigurarsi l’avvenire, le aspirazioni, i desideri, le affinità emotive e culturali.

Quale futuro, con quale possibilità di autonomia economica, con quale ragionevole speranza di un reddito adeguato al mettere su casa e possibilmente fondare una nuova famiglia? Le suggestioni di Livi Bacci, a questo proposito, sono numerose, anche tenendo conto di ciò che altri Paesi perseguono, per un welfare mirato all’inserimento non precario dei giovani nella società che produce. Ma la conditio sine qua non per l’inserimento, dice Livi Bacci, riguarda il sistema degli apprendimenti e dei saperi. Occorre un new deal da parte della classe politica e in particolare da chi si occupa dell’istruzione e della formazione dei giovani. Oggi i nostri ragazzi sono agli ultimi posti per le competenze acquisite dalla scuola (risultati del test PISA), e domani probabilmente saranno battuti, quando dovranno competere per entrare nel mercato del lavoro, dai coetanei di altri Paesi e di altre etnie nel mercato globale. Quindi, prima di tutto, diventa necessario rifondare il nostro sistema scolastico che, soprattutto al Sud, sta creando una classe di giovani emarginati e non in grado di rispondere alle richieste di sapere che il mondo del lavoro, soprattutto quello senza barriere geografiche, esige. La riscossa dei giovani passa dunque, prima di tutto, dalla scuola e dall’Università: dalle conoscenze approfondite si svilupperanno nuove ambizioni, nuovi ideali, nuove energie vitali.

 (da “Think Tank- Cinqueminuti” di GfK Eurisko)