Idee d’Oltremanica contro la crisi: ecco il People’s supermarket

Pubblicato il 27 Settembre 2011 in da redazione grey-panthers

Nel crescente bisogno di fare maggiore attenzione ai nostri risparmi e alla nostra spesa (con un occhio possibilmente rivolto all’ambiente), l’iniziativa di Sir Arthur Potts Dawson, ex chef, è di quelle che vanno tenute in considerazione e, se possibile, incentivate. La formula anti-crisi di Mr Potts Dawson, già definito “Green Chef” dopo l’interessante esperimento con i prodotti locali e sostenibili dell’Acorn House di Londra, consiste nella creazione di piccoli supermercati dove la gente possiede il diritto di voto sull’ordine degli approvvigionamenti e il dieci per cento di sconto ogni volta che si fa la spesa, in cambio di 25 sterline l’anno, con le quali si acquista la partecipazione alla cooperativa, e l’impegno a lavorarci quattro ore al mese. Il primo tentativo ha riscosso grande successo, sia economico che di partecipazione: il People’s Supermarket di Londra, zona Holborn, ha prodotto un fatturato di 1 milione e mezzo di sterline in 15 mesi e 1200 iscritti nello stesso periodo. Ovviamente è da escludere una competizione con gli altri colossi della distribuzione: l’idea vuole essere una risposta alternativa. Una maniera diversa di intendere il supermercato così come lo conosciamo e mettere di nuovo in mano alle persone la possibilità di scegliere cosa poter acquistare, in che modo e con prezzi controllati. La crisi economica e i suoi effetti sulla società non sono mai stati così rilevanti, per questo motivo questa soluzione può servire a proporre un negozio che appartiene a tutti, gestito dalla gente stessa, dove acquistare generi alimentari in base alle esigenze di ciascuno. Il People’s Supermarket, che prevede nel progetto l’esistenza di una mensa (People’s Canteen) dove si preparano piatti pronti con frutta e verdura di stagione e alimenti vicini alla scadenza, è composto da generi eterogenei richiesti dai soci stessi: la democraticità dell’iniziativa vede così mescolati tra gli scaffali la Coca Cola o il Ketchup insieme a prodotti provenienti dal commercio equo e solidale.