Il violinista Repin ritorna al Quartetto con Debussy, Franck e Grieg

Pubblicato il 1 Febbraio 2024 in , da redazione grey-panthers
Repin

Luci, tenebre e brume in Debussy, Franck e Grieg nel recital di Vadim Repin al Quartetto il 6 febbraio

Dopo 22 anni di assenza, ritorna il 6 febbraio al Quartetto il violinista Vadim Repin, in duo con Nikolai Lugansky, che per la prima volta è ospite della Società, al pianoforte. I due interpreti, tra i più importanti esponenti della scuola russa contemporanea, presentano un programma suggestivo e intenso dedicato alle Sonate in sol minore L 140 di Claude Debussy, n. 3 in do minore op. 45 di Edvard Grieg e in la maggiore di César Franck

“Diffidate […] delle opere che paiono librarsi al settimo cielo, spesso sono imputridite nelle tenebre di una mente in pena”, scriveva Debussy all’amico Godet, riguardo la gestazione tormentata della Sonata n. 3 in sol minore per violino e pianoforte, il cui compimento è per il compositore, divorato dal cancro negli ultimi mesi della sua vita, un traguardo agognato pieno di contraddizioni. Ritiratosi in piena guerra nel 1915 a Pourville, vicino alla sua amata mer, per provare ad allontanarsi dal clima bellico, si era dedicato agli Études per pianoforte e a un progetto ambizioso, le Six Sonates pour divers instruments, con un duplice intento: da una parte l’idea di «musica pura», fine a se stessa e lontana da suggestioni extramusicali vincolanti e ansiogene, quali erano state per lui il teatro e il balletto; dall’altra il recupero di quella tradizione francese che percepiva come divorata dalla magniloquenza moderna importata con il modello tedesco (dei “boches” nemici). Dopo le prime due sonate – la Sonata per violoncello e pianoforte e la Sonata per flauto, viola e arpa – la Sonata per violino e pianoforte n. 3, sarà l’ultimo pezzo di una raccolta rimasta incompiuta. Venne eseguita a Parigi il 5 maggio 1917 con lo stesso Debussy al pianoforte: fu l’ultima commovente apparizione in pubblico di un artista che ha contribuito ad ampliare e arricchire il linguaggio musicale nel primo Novecento.

In apertura: Vadim Repin – photocredit Alexander Ivanov

Debussy, Grieg e Franck protagonisti del concerto di Repin

Tra i musicisti degni di un ritratto di Debussy nei panni del suo alias, Mr. Croche, si trovano – forse non a caso – gli altri due protagonisti del concerto, Edvard Grieg e César Franck. Definito da Debussy delicato nell’assimilazione della musica popolare ma “modesto nel trarne profitto”, al contrario di un Balakirev o di un Rimskij-Korsakov, Grieg scrive la Sonata n. 3 per violino e pianoforte op. 45 nel 1887, come altri lavori da camera, come esercizio di affinamento e mantenimento della tecnica compositiva. Ma il suo stile drammatico e l’afflato malinconico la rendono la più celebre delle tre composizioni nel suo genere. Fu interpretata per la prima volta a Lipsia, nella Neues Gewandhaus Kleiner Saal, il 10 Dicembre 1887 da Adolf Brodoskij al violino, accompagnato al piano dallo stesso Grieg. Ma è a César Franck, che la stima di Croche-Debussy rende un omaggio ai limiti della commozione.

Chi è Vadim Repin

Nato in Siberia nel 1971, ha vinto tutte le categorie del concorso Wienawski all’età di undici anni. Subito dopo ha debuttato a Mosca e a San Pietroburgo e all’età di 14 anni ha debuttato a Tokyo, Monaco, Berlino e Helsinki e un anno dopo alla Carnegie Hall di New York. A 17 anni è stato il più giovane vincitore del Reine Elisabeth Concours. Da allora si è esibito con le orchestre e i direttori più importanti del mondo e in tutti i principali centri musicali. Vadim Repin ha registrato i grandi concerti russi per violino di Shostakovich, Prokofiev e Tchaikovsky per Warner Classics. Per Deutsche Grammophon ha registrato il Concerto per violino di Beethoven e la Sonata Kreutzer con Martha Argerich con la Filarmonica di Vienna e Riccardo Muti, e il Concerto per violino e il Doppio Concerto di Brahms (con Truls Mørk, violoncello) con la Gewandhaus Orchestra e Riccardo Chailly. I trii di Tchaikovsky e Rachmaninov della DG con Mischa Maisky e Lang Lang hanno vinto l’Echo Prize, mentre un CD di sonate di Grieg, Janacek e César Franck con Nikolai Lugansky ha vinto il BBC Music Award. Nel 2010 ha ricevuto la più alta onorificenza francese, la Victoire d’Honneur e il titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et Lettres per i suoi servizi alla musica. A Pechino è stato nominato professore onorario del Conservatorio centrale di musica nel 2014 e nel 2015 anche il Conservatorio di Shanghai gli ha conferito questo titolo. Vadim Repin suona il violino “Rode” di Antonio Stradivari del 1733.

Programma del concerto di Repin

Martedì 6 febbraio ore 20.30

Vadim Repin violino – Nikolai Lugansky pianoforte

Claude Debussy (Saint-Germain-en-Laye, 1862 – Parigi, 1918)
Sonata in sol minore L 140

Edvard Grieg (Bergen, 1843 – Bergen, 1907)
Sonata n. 3 in do minore op. 45

César Franck (Liège, 1822 – Parigi, 1890)
Sonata in la maggiore

Prezzi: da 8 a 37 euro

Informazioniinfo@quartettomilano.it – 02 76005500

 

Repin
Il pinaista Nikolay Lugansky (foto di Marco Borggreve)