Prendere gli auspici nei momenti di passaggio, quando il timore e contemporaneamente la curiosità del nuovo solleticano il desiderio di affidarsi al destino (invece di contare solo sulle proprie risorse), è una pratica tanto diffusa da poter essere definita semplicemente “umana”.
Il solstizio d’inverno, che nel nostro emisfero significa il passaggio dal buio alla luce, è uno dei momenti di passaggio più significativi ed evidenti. Passare dal buio alla luce significa anche sperare in qualcosa di meglio, significa lasciarsi alle spalle le cose sgradevoli, abbandonarle “nel buio” per non vederle più e guardare verso la luce. Verso il Sole. Osserviamo, dunque, proprio il suo apparente movimento, il suo scorrere, passando, in astrologia, da un segno all’altro.
Il solstizio invernale è il momento in cui viene spontaneo affidarsi al “destino”. Questo, dunque, è anche il momento di chiedersi che cosa ci porteranno “le stelle”.
Con il termine “stelle” si intendono
- sia i pianeti che paiono girare intorno alla terra (quindi a noi come persone) esercitando un reale influsso sui comportamenti umani
- sia il movimento apparente delle stesse stelle, in qualche modo “sincronico”, come afferma Carl Gustav Jung, con le caratteristiche psichiche personali, che a loro volta modellano gli eventi della vita
In ogni caso il solstizio d’inverno resta un tempo in cui viene voglia di “indovinare” qualcosa del futuro. E, visto che in un momento così, ci si rivolge tutti insieme, contemporaneamente, agli “aruspici” – in questo caso gli astrologi – questi sono in qualche modo costretti a dare delle risposte generiche e generali. Stiamo parlando dell’’oroscopo dell’anno”.
Gli strumenti a disposizione degli astrologi per fare previsioni generiche e generali non sono molti: il “segno solare”, ossia quello che praticamente tutti conoscono in base alla data di nascita – “sono Ariete”, “sono Bilancia”… – messo in relazione con l’unico tra i dieci pianeti usati in astrologia ha un movimento annuale, l’unico che staziona circa un anno intero in un segno, ossia con Giove.
Con il vantaggio che la simbologia di Giove è “positiva”… Simbolicamente Giove significa, infatti, abbondanza, grandezza, “fortuna maior” come dicevano i latini, potere e beni materiali, ricchezza interiore o esteriore, vantaggi, protezioni e gloria. Comodissimo per trarre gli auspici. Tanto più che il meccanismo è semplice: il segno “favorito” dell’anno sarà quello in cui scorre Giove nell’anno in questione – per i curiosi, anticipiamo che nel 2017 sarà la Bilancia fino a metà ottobre, e dopo sarà lo Scorpione – e il punto di riferimento per le persone sarà il Sole, il “pianeta” che viaggia con la massima regolarità, un grado al giorno, così da ritrovarsi nel giro di un anno sempre nella stessa posizione in cui era nel giorno della nostra nascita.
Il tipo di relazione che si usa negli “oroscopi dell’anno” è quello degli aspetti di Giove, ossia degli angoli che il pianeta forma con il Sole. Gli aspetti considerati tradizionalmente “positivi” sono il sestile, 60°, due segni prima o dopo il proprio, il trigono, 120 gradi, quindi quattro segni prima o dopo, e la congiunzione, ossia la compresenza, nel periodo considerato, di Sole e Giove nello stesso segno. Il vantaggio. se così si può dire, di questo conteggio, che consente una equa distribuzione di “gioie e dolori”, è che ci saranno cinque segni “favoriti”, tre – quelli con cui Giove forma aspetto “negativo” – quadrato, 90°, tre segni prima o dopo quello del Sole, e opposizione, 180°, il segno opposto a quello in cui sta passando Giove – e quattro per così dire neutri, quelli prima e dopo il segno solare, e i loro opposti. E’ quindi facile fare il conteggio: se nel 2017 Giove sta prevalentemente in Bilancia, i segni “favoriti” saranno la stessa Bilancia (congiunzione), Sagittario e Leone (sestile), Aquario e Gemelli (trigono), mentre quelli “sfavoriti” saranno l’Ariete (opposizione), Capricorno e Cancro (quadrato) e infine i neutri saranno quelli che precedono o seguono immediatamente Giove: Vergine e Scorpione, e i loro opposti, Toro e Pesci.
Quindi, per semplificare e decidere se nel 2017 saremo fortunati, felici, ricchi, allegri e sani basta sapere se siamo nati in Gemelli, Leone, Bilancia, Sagittario, Aquario. Ma agli altri che succederà? Gli Ariete, i Cancro, i Capricorno dovranno allarmarsi? E gli altri dovranno sentirsi abbandonati a se stessi, senza Giove che li sostenga? Posto che le previsioni astrologiche, anche quelle personalizzate, “funzionino” – e qui il discorso si fa complesso, perchè nei secoli sono state elaborate diverse tecniche predittive, ed alcune di esse danno effettivamente delle indicazioni e delle conferme, ma solo se applicati a un singolo individuo – la presenza di Giove nei segni “favoriti” non va certo preso alla lettera, tipo l’eredità dello sconosciuto zio d’America. Possiamo con modestia dire che nel 2017 queste persone potrebbero sentirsi più sicure di se’, più convinte della giustezza delle proprie azioni, rassicurate nei sentimenti e quindi in grado di affrontare e gestire progetti, riuscendo a realizzarli, pensando così di essere “fortunati” negli incontri e negli eventi, quando invece è noto che “la fortuna aiuta gli audaci”.
Giove è il pianeta simbolo del “potere” in tutti i sensi – e l’analisi astrologica conferma che nelle persone che esercitano poteri, a partire dai politici, esso si trova in una posizione significativa – e dell’espansione. Giove è il più grande e grosso tra i pianeti, e per la legge dell’analogia, rende più grande anche l’immagine di se’. Scherzosamente Giove può essere raffigurato come un panciuto signore con il sigaro in bocca e cilindro in testa, tipo riccone americano…
Chi si vede “grande” pensa in grande e talvolta realizza in grande. In questo senso Giove nel 2017 aiuterà i nostri Bilancia, :a realizzare i loro progetti. E gli altri, quelli “sfavoriti”? Soprattutto Ariete – in opposizione – ma anche Cancro e Capricorno? Dobbiamo prevedere dispiaceri e sfortune? No, semplicemente si può immaginare che nel corso del 2017 questa forza espansiva, che dà la carica, sarà messa un po’ in sordina, si sarà tentati di lasciar perdere, di rassegnarsi agli intoppi e alle difficoltà. Va detto, comunque, che ciascun segno reagisce alle circostanze in modo suo proprio: parlando di difficoltà, l’Ariete si arrabbia e tende a rompere tutto, il Cancro si chiude nel suo guscio e piange in silenzio, il Capricorno le usa per temprarsi, e accantona anche i dispiaceri per poi ripartire verso “nuove e meravigliose avventure”…
Che dire poi dei quattro segni “neutri”? Nel 2017 i nativi di Toro, Vergine, Scorpione e Pesci saranno più esposti alla (ipotetica…) influenza di altri pianeti piuttosto che di Giove, e per loro saranno più importanti altre problematiche, senza la felice protezione o invece lo sguardo severo del grande e maestoso pianeta che mira altrove…
Ora una sorta di gioco: proviamo a ricordare che impressioni di bello o di brutto che conserviamo di un determinato anno, conoscendo l’alternanza delle posizioni di Giove, che si trova nello stesso segno ogni dodici anni. Le sue “influenze” in positivo o in negativo seguono lo schema che abbiamo detto sopra (congiunzione, sestile trigono) e da lì si può capire se Giove “funziona”.
Grey-panthers.it è nato il 18 giugno, quindi dovrebbe essere dei Gemelli. In redazione, invece, si sono parecchi nati in Vergine…