Dall’alimentazione alla mobilità, dai rifiuti all’acqua fino all’energia: sono quindici le azioni green che l’Earth Day Italia ha proposto ai cittadini in occasione della mobilitazione mondiale in difesa dell’ambiente di lunedì 22 aprile (earthday.org/2013). Un miliardo di persone in 175 nazioni sono state coinvolte dall’iniziativa: da Melbourne a Dubai, da Pechino a Rio, la giornata è stata scandita da eco-eventi per ribadire la necessità di uno sviluppo sostenibile.
La Giornata della Terra è giunta alla 43esima edizione (ma in Italia si celebra solo dal 2007). Era il 1970, infatti, quando venti milioni di americani risposero a un appello del senatore democratico Gaylord Nelson partecipando a una maxi manifestazione verde. E a distanza di quarant’anni l’intento è rimasto lo stesso: “L’Earth Day vuole inspirare consapevolezza e apprezzamento dell’ambiente – chiarisce Eduardo Rojas Briales, vicedirettore generale del dipartimento Foreste della Fao. – Difficile pensare a un obiettivo più meritevole di questo”.
Concerto a Milano – Nel nostro paese l’appuntamento clou è stato il concerto milanese di Fiorella Mannoia con l’artista algerino Khaled. “Dopo la tappa a Napoli dello scorso anno, la città lombarda ospiterà anche le prossime due edizioni per conquistare l’Expo con delle buone pratiche in ambito agroalimentare”, spiega il presidente dell’Earth Day Italia, Pierluigi Sassi.
Il concerto è stato preceduto dalla maratona web per la Terra, una sfilata di interventi verdi con rappresentanti delle istituzioni, della ricerca scientifica e dell’ambientalismo, come il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, e il presidente della Coldiretti, Sergio Marini. Presente anche lo chef Heinz Beck, che ha illustrato le sue “ricette per il pianeta” con i prodotti a chilometro zero della fondazione Campagna amica della Coldiretti. “L’Italia ha perso negli ultimi venti anni 2,1 milioni di ettari di terra coltivata – avverte l’organizzazione degli agricoltori – per effetto della cementificazione e dell’abbandono che ha tagliato del 15% le campagne e costretto a chiudere 1,2 milioni di aziende agricole”.
Il carrello della spesa secondo il Wwf – A questi temi il Wwf ha dedicato l’iniziativa One planet food sul sito wwf.it. Qui i consumatori possono trovare anche il “carrello della spesa virtuale” per calcolare quanta acqua e CO2 mettiamo ogni giorno nel piatto e scegliere un’alimentazione più sostenibile.
“Il cibo ha un ruolo prioritario quando si parla di tutela ambientale. Quello che scegliamo, e ancor di più quello che sprechiamo, rischia di affamare la Terra e i suoi abitanti – osserva Eva Alessi, responsabile Sostenibilità del Wwf Italia. – Per garantire la salute a lungo termine del pianeta è urgente ridurre drasticamente l’impatto negativo delle produzioni alimentari, anche attraverso la riscoperta della dieta mediterranea”. La produzione di cibo è infatti responsabile del consumo del 38% delle terre emerse non coperte da ghiacci, del degrado di habitat e della perdita di biodiversità, spiega l’esperta.
Quindici azioni – L’Earth Day Italia, con la campagna “Io ci tengo!”, ha proposto quindici mosse per salvare il pianeta, giorno per giorno. Sul fronte alimentare i consigli sono due: mangiare più frutta e verdura, le cui produzioni hanno un impatto ambientale inferiore, e riciclare l’olio delle fritture portandolo alle isole ecologiche, perché un solo chilo disperso nell’ambiente inquina mille metri cubi d’acqua. E proprio per risparmiare l’oro blu, occorre verificare che i rubinetti non gocciolino e chiuderli mentre si lavano i denti o ci si insapona sotto la doccia, considerando che in quattro minuti scorrono cinquanta litri di risorsa idrica.
Ancora, passando ai rifiuti, bisogna riciclare il vetro, che consente un risparmio annuo di 400 tonnellate di petrolio – ricordano gli esperti, – la plastica, di cui ognuno produce trenta chili all’anno, e la carta, per salvare gli alberi e risparmiare acqua e luce.
Maglia verde per il Bologna – Oltre a Milano, tutta la penisola ha ospitato eco-eventi a sostegno dell’Earth Day: concerti e mostre, marce e degustazioni, pulizia dei parchi e adozioni di tartarughe marine. Per sensibilizzare i cittadini, infine, i calciatori sono scesi in campo “in verde”: il colore era al polso dei giocatori della serie B e sull’intera divisa del Bologna.