Il tè è un infuso ricavato dalle foglie e dai germogli della Camellia sinensis, una pianta legnosa che viene coltivata soprattutto in Cina, India, Sri Lanka, Giappone e Kenya. Con il suo sapore leggermente amaro ed astringente, è la bevanda più diffusa nel mondo dopo l’acqua. Le diverse varietà di tè vengono prodotte attraverso trattamenti differenti che conferiscono alle foglie diversi gradi di ossidazione (comunemente chiamata “fermentazione”).
Nei tè verdi, le foglie appena raccolte vengono lavate con acqua bollente e subito essiccate, perché non si scuriscano a contatto con l’ossigeno dell’aria.
Nei tè neri le foglie vengono asciugate, compresse e fatte fermentare in speciali camere a una temperatura intorno ai 26°C per tempi compresi tra i 30 minuti e le 2 ore. Durante questo processo, il colore delle foglie cambia da verde a marrone scuro. Viene anche perso fino al 50% del tannino; in questo modo la teina, che nel tè verde è legata ai tannini, si libera e diventa più efficace. Le foglie vengono successivamente essiccate.
Se la fermentazione è molto breve si ottengono i tè rossi, chiamati “Oolong”, dal sapore delicato.
Infine il tè bianco si ottiene raccogliendo due volte l’anno i germogli apicali della Camellia sinensis e lasciandoli appassire naturalmente, senza esposizione a fonti di calore.
(Fonte: altranatura.it)