Per promuovere e accelerare la ricerca sulle tecnologie solari di prossima generazione, tra cui le nanotecnologie, i materiali avanzati e la produzione di idrogeno attraverso l’energia solare, l’ENI ha fatto una scommessa di 50 milioni di dollari insieme al MIt, con la creazione dell’ ENI Solar Frontiers Center, poiché occorrerà rimpiazzare il silicio con materiali che cattureranno i raggi solari in modo più efficiente e meno costoso. L’energia solare c’è ed è gratis: si tratta di raccoglierla e di renderla fruibile. Arrivare a un solare meno costoso è dunque la scommessa dell’ENI, considerato soprattutto che allo stato attuale l’energia prodotta dal sole è pari allo 0,1% della produzione mondiale, soprattutto perché il fotovoltaico costa tra le 5 e le 7 volte in più rispetto all’energia elettrica convenzionale. Ma l’aumento del costo degli idrocarburi rende queste energie alternative più competitive rispetto al passato.