In dicembre sono state immatricolate 111.212 autovetture con un calo del 15,3% rispetto al dicembre 2010. Questo risultato negativo, peraltro atteso, si inserisce in un quadro in peggioramento per il mercato italiano che chiude l’intero 2011 con una contrazione del 10,9% e con 1.748.143 immatricolazioni.
E’ un livello molto depresso che deriva, non solo da una forte contrazione della domanda per motorizzazione aggiuntiva (giovani, immigrati, seconda e terza auto), ma anche, e soprattutto, da una compressione della domanda di sostituzione che determina invecchiamento del parco circolante e conseguenti ripercussioni negative su sicurezza ed inquinamento.
Le previsioni per il 2011 scontavano una moderata ripresa nella seconda metà dell’anno, ma in effetti, dopo un primo semestre negativo, la domanda si è ulteriormente indebolita, non solo per l’aggravarsi delle prospettive economiche, ma anche per fattori di freno specifici come il forte inasprimento fiscale sulla motorizzazione e la crescita abnorme dei prezzi dei carburanti e dei premi di assicurazione. Le prospettive per il 2012 – secondo il Centro Studi Promotor GL events – non appaiono positive. La tendenza sfavorevole dell’ultimo semestre 2011 dovrebbe continuare ed anzi aggravarsi. Sull’andamento del settore inciderà innanzitutto il quadro economico. Come l’Istat ha reso noto il 21 dicembre, il Pil italiano nel terzo trimestre 2011 ha subito una contrazione congiunturale dello 0,2% e non vi sono dubbi che anche il dato sul quarto trimestre, che verrà pubblicato il 15 febbraio prossimo, sarà negativo. Il sistema italiano è quindi già in recessione, tanto che Confindustria stima un calo del Pil dell’1,6% nell’intero 2012. Sulla propensione ai consumi e sull’intero quadro congiunturale pesano poi il calo di tutti gli indicatori di fiducia determinati dall’Istat, compreso quello relativo ai consumatori che in novembre aveva fatto registrare un rimbalzo positivo in coincidenza con l’insediamento del nuovo Governo. Sulla domanda di auto graveranno inoltre nel 2012 (come già nel 2011) fattori specifici di contenimento, come i livelli insostenibili raggiunti dalla pressione fiscale sull’auto e dai prezzi di benzina e gasolio.
Questo quadro particolarmente negativo – sostiene il Centro Studi Promotor GL events in una nota – non esclude tuttavia la possibilità che possa delinearsi una modesta ripresa delle vendite (o, più probabilmente, un’attenuazione della debolezza della domanda). Questa possibilità è strettamente legata, da un lato, all’efficacia delle misure di rilancio dell’economia che il Governo varerà e, dall’altro, alla possibilità che tra queste misure vi sia, come si è ventilato, un pacchetto per rilanciare i “prodotti verdi” e tra questi le auto a basso impatto ambientale. In particolare eventuali misure di sostegno potrebbero riguardare le alimentazioni alternative (metano e gpl) e l’auto elettrica. Le vetture a gpl e soprattutto quelle a metano beneficiano già di prezzi dei carburanti sensibilmente inferiori a quelli di benzina e gasolio. Per il metano, in particolare, si prevede inoltre che la rete dei distributori possa salire a 1.000 unità nel corso del 2012, mentre l’offerta di auto alimentate anche a metano da parte delle case automobilistiche copre praticamente l’intera gamma delle autovetture (dalle city car alle ammiraglie). Si può quindi ipotizzare che se vi fossero misure di sostegno all’acquisto, la domanda di auto a metano e a gpl risponderebbe positivamente. Analoghe considerazioni valgono anche per l’auto elettrica. L’offerta delle case automobilistiche oggi è infatti già molto interessante.
Fermo restando il giudizio fortemente preoccupato sull’attuale congiuntura del mercato dell’auto – conclude il Centro Studi Promotor GL events – potrebbero essere le auto verdi, se adeguatamente sostenute, a contrastare una evoluzione eccessivamente negativa del mercato italiano delle autovetture nel 2012.