Uno studio sulla crescita economica della “Green economy” sul mercato finanziario (condotta da IR Top), ha mostrato come le 13 società “green” italiane abbiano dimostrato di avere solidi fondamenti e risultati in forte crescita, segnando un +35% nell’incremento dei ricavi rispetto a una media europea del +25% con un livello di occupazione che vede oltre 7.000 unità impiegate. Elevate prospettive di sviluppo e di internazionalizzazione del settore spiegano la forte presenza di investitori istituzionali nel capitale delle società, che ammontano a 74, prevalentemente stranieri (72%) per un valore complessivo dell’investimento di 111 milioni di euro, pari al 15% della capitalizzazione complessiva del campione italiano. Negli ultimi anni il mercato mondiale dei capitali ha assistito alla creazione di numerosi indici azionari, accompagnati dalla nascita di fondi comuni di investimento specializzati: è il segno di una evoluzione dell’industria green nei capital markets auspicabile anche per l’Italia, considerando che la percezione degli investitori del comparto vede nel settore un’opportunità per ottenere una crescita superiore nel prossimo decennio. Nel contesto italiano, TerniEnergia e Terni Green, prossima alla quotazione in Borsa, avranno un ruolo fondamentale nei settori maggiormente rappresentati oggi sul mercato azionario italiano: fotovoltaico e waste management.