La mortalità delle api in costante aumento e il numero degli apicoltori in diminuzione potrebbero avere conseguenze molto negative sulla produzione alimentare europea, poiché la maggior parte delle piante e delle colture dipendono dall’impollinazione. Il Parlamento chiede pertanto all’UE di aumentare il sostegno al settore dell’apicoltura nel quadro del rinnovo della politica agricola comune.
Con l’84% delle specie di piante e il 76% della produzione alimentare in Europa che “dipendono in larga misura dall’impollinazione ad opera delle api”, il Parlamento ha approvato giovedì una risoluzione che chiede alla Commissione di aumentare l’aiuto al settore dell’apicoltura nel contesto della riforma della politica agricola comune (PAC) post 2013, attraverso una revisione della legislazione e un aumento dei finanziamenti e degli investimenti nella ricerca. Paolo De Castro (S&D, IT), che ha presentato il testo in nome della commissione per l’agricoltura, durante il dibattito di martedì 30 novembre, ha dichiarato: “Condizioni di marketing difficili, volatilità dei prezzi e aumento della mortalità sono alcuni dei fattori di criticità” che mettono a rischio il settore dell’apicoltura europeo, “settore particolarmente strategico per la sostenibilità ambientale e la biodiversità”, ha aggiunto.
Migliorare le regole sull’etichettatura e i controlli, maggiore ricerca sulle cause della mortalità e l’inclusione delle malattie che colpiscono le api nella politica veterinaria europea, sono alcune delle raccomandazioni proposte dai deputati nella risoluzione adottata. I deputati chiedono inoltre alla Commissione di predisporre un piano d’azione per contrastare la mortalità delle api, grazie anche alla promozione di pratiche agricole favorevoli all’impollinazione e al mantenimento e al rafforzamento dei programmi esistenti, che scadono nel 2012.
Migliorare le regole per l’etichettatura d’origine
L’Europa importa circa il 40% del miele consumato e pertanto il Parlamento chiede di aggiornare la legislazione UE sulla qualità alimentare per migliorare le regole sull’etichettatura di origine ed evitare di comunicare informazioni errate ai consumatori, in particolare su miscele di mieli provenienti da paesi terzi. I controlli alle frontiere dovrebbero essere resi più efficaci, per evitare che l’importazione di miele di scarsa qualità, le sofisticazioni e i surrogati creino distorsione nel mercato, esercitando pressione sui prezzi a detrimento della qualità del prodotto. Si chiede inoltre che qualsiasi prodotto contenente miele come ingrediente o qualsiasi elemento grafico figurante sulla confezione del prodotto possa far riferimento al miele nella denominazione del prodotto soltanto se almeno il 50% dello zucchero contenuto proviene dal miele.
Un controllo più efficace delle malattie
Anche la politica veterinaria europea dovrebbe essere modificata, secondo il Parlamento, per includere le patologie che colpiscono le api, come l’acaro Varroa, mentre l’accesso ai medicinali specifici dovrebbe essere migliorato.
Ricerca indipendente per informare il pubblico
La risoluzione invita la Commissione a sostenere la ricerca indipendente sulla mortalità delle api e assicurare che tutti i dati sugli effetti delle colture OGM e dei pesticidi sulle diverse specie di api siano resi pubblici. Il Parlamento chiede infine di rivedere le regole europee sui pesticidi e i prodotti per le piante per permettere una valutazione dei rischi dell’esposizione delle colonie di api a tali sostanze.
E i consumatori che possono fare? Acquistare miele solo da produttori qualificati, che indicano in etichetta anche ciò che la legge ancora non chiede; accettare di pagare un buon prodotto a un prezzo giusto, ma non troppo economico. Anche noi, dunque, possiamo sostenere l’Europa a salvare le api, il miele e i produttori. E nella calza della Befana, per i nostri nipotini, meno golosità poco utili alla loro salute, ma un vasetto di miele scelto con attenzione!
“WE SAVE THE BEES”
2a Conferenza Europea, 16-17 Dicembre 2011
L’ U.C.E.P.E. Union Citizen European Professionals Exerts (Unione Cittadini Esperti Professionisti Europei), risponde all’appello del P.N.U.E. Programma delle Nazioni Unite dell’Ambiente, per la salvaguardia delle api e si fa promotore verso gli Enti, Istituti, Associazioni, Aziende, Operatori del settore e privati cittadini che vogliono dare il proprio contributo partecipando alla programmazione della seconda conferenza europea “WE SAVE THE BEES”, l’obiettivo è di accelerare la transizione verso un’economia verde e un modello di sviluppo sostenibile.
Bozza prèliminare e programma delle attività;
· 2a Conferenza Europea sulla salvaguardia delle api in Europa.
· Presentazione e premiazione dei migliori mieli prodotti in Europa.
· 2° Concorso Europeo “ L’Ape d’Oro” riservato alle scuole primarie.
· 2a Rassegna di cortometraggi sulla vita e la salvaguardia delle api e dell’ambiente.
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Le api minacciate d’estinzione, l’umanità mette a rischio il suo avvenire.
Comunicato P.N.U.E. – O.N.U. Site-web. http://www.un.org/french/newscentre/
Il declino delle api, gli insetti che sono vitali per l’ impollinazione delle piante e quindi per la produzione alimentare, questo fenomeno potrebbe diventare potenzialmente disastroso se gli uomini non cambieranno il loro stile di vita profondamente, continuando ad utilizzare in modo indiscriminato gli insetticidi ed aumentando l’inquinamento atmosferico, lo afferma un rapporto del Programma delle Nazioni Unite dell’Ambiente (U.N.E.P.).Pubblicato a New York Giovedì – Mars 10- 2011- 5:50 pm.
Il modo in cui l’ umanità ha gestito o gestito male, il potenziale della natura compresi gli impollinatori, in parte può compromettere il nostro futuro collettivo nel 21° secolo. Delle cento specie di piante che forniscono il 90% degli alimenti in tutto il mondo, oltre il 70% dipendono dalle api per l’impollinazione “, ha esortato il direttore dell’ U.N.E.P, Achim Steiner in occasione del lancio del programma U.N.E.P.
Secondo lo studio dell’ U.N.E.P., chiamato “.Disorder nelle colonie delle api, molte cause minacciano gli impollinatori,” il numero di colonie di api sta precipitando in molte parti del mondo. Per spiegare questo fenomeno l’ O.N.U., l’agenzia propone più di una dozzina di fattori, che vanno dalla perdita di specie di piante da fiore inferiore al passato, al danno alla memoria degli insetti a causa della propagazione degli insetticidi e dall’inquinamento atmosferico nocivo.
In questo contesto, la relazione U.N.E.P. chiede l’attuazione immediata di misure ed incentivi per il ripristino di habitat per gli insetti impollinatori ed il loro ambiente, per gli agricoltori ad esempio lo sviluppo di campi di piante da fiore accanto a quelli utilizzati per la produzione agricola.
Achim Steiner ha detto che “Gli esseri umani si sono illusi, hanno creduto che nel 21° secolo avrebbero avuto le capacità tecnologiche per consentire loro di essere indipendenti dalla natura”, vista la situazione negativa della vita delle api il direttore ha affermato che “la realtà è un’altra” in un mondo di quasi sette miliardi di essere umani, siamo più dipendenti dalla natura e non il contrario…la relazione continua nel sito-web U.C.E.P.E: http://www.wesavethebees.eu – http://www.ucepe.eu .
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□ DESIDERO PARTECIPARE AL CONCORSO PER LE SCUOLE L’APE D’ ORO.
□ DESIDERO PARTECIPARE ALLA PRESENTAZIONE DEI MIGLIORI MIELI EUROPEI.
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