Greenacre Park è uno dei cosiddetti “Vespocket Park” di New York che hanno nel Plaza Paley Park l’esempio di maggior successo. Questi parchi erano innanzitutto piccoli spazi di città. Sono stati salvati dal destino riservato in genere agli spazi urbani grazie all’iniziativa filantropica di privati che ne hanno finanziato il recupero per destinarli a piccoli giardini. Una targa affissa all’ingresso del Greenacre Park avverte che si entra in ‘a private park for public enjoyment’.
Più in generale, essi rispecchiano i criteri che hanno preso il sopravvento nella seconda metà degli anni ‘60 nella progettazione dei parchi allora intesi come “Open space”, cioè spazi aperti dove tutto poteva avvenire, non confinati in strutture chiuse ma “fluidi”, nel senso che la città confluiva nel parco e il parco nella città.
- GREENACRE PARK (51strada, tra la Seconda e la Terza Avenue) è stato progettato nel 1971 da Hideo Saaki. Misura 60 piedi. di larghezza ed è profondo 110 piedi. Un poco più grande del Plaza Paley Park, ma nettamente articolato in quattro aree distribuite su tre livelli.
- Si arriva dalla strada nel lato più corto, in una piccolo spazio dal quale si passa poi in un cortile sopraelevato; sul lato più lungo, a Ovest, corre una pergola in acciaio dal disegno molto marcato, sullo sfondo una grande cascata ai cui piedi si sviluppa un piccolo giardino ribassato.
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Si entra dalla strada dal lato più corto in una piccolo spazio a livello della strada, per passare in un cortile sopraelevato. Sul lato più lungo, a Ovest, corre una pergola in acciaio dal disegno molto marcato, sullo sfondo una grande cascata ai cui piedi si sviluppa un piccolo giardino ribassato.
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Assolutamente dominante è la grande cascata (25 feet di altezza, 2500 galloni di acqua al minuto). La parete è di per sé una scultura in granito nero, l’acqua più che scivolare rimbalza sulle asperità della roccia per poi finire in un piccola vasca .
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L’effetto acustico è impressionante, il rumore dell’acqua fa completamente dimenticare il frastuono cittadino che si sviluppa a poca distanza. Ancora l’acqua scorre sulla parete a Est, rimbalzando su blocchi di granito sporgenti dal muro, per poi finire in un piccolo canale.
Nel cortile centrale trovano posto tavoli e sedie che possono essere spostati a piacimento sotto le chiome di alberi (Gleditzia Triacanthos) piantati rigorosamente allineate. Accanto alla grande cascata una grande magnolia stellata, un pino ad ombrello, un cipresso Hinoki piangente e un elegante acero giapponese. Fra gli arbusti si trovano alzalee, rhododendron, bamboo,viburnum e mahonia.Lungo tutta l’area sono disposti larghi vasi che accolgono piante con fioriture stagionali.
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Il giardino è molto frequentato in tutte le ore della giornata. E’ facile vedere gente che rimane seduta per lungo tempo davanti alla cascata ipnotizzata dal rumore e dalla luce dell’acqua che schizza e scorre in forme sempre diverse. Durante l’ora del lunch tutti i posti sono occupati dai molti impiegati che vi vengono a consumare il pasto.
La manutenzione conserva il giardino nella sua forma impeccabile in ogni ora e stagione ed è assicurata da uno staff di tre persone più un giardiniere professionale, il tutto a cura di una Fondazione Privata .