A Milano il sistema di controllo elettronico del ticket antismog, l’Ecopass, è stato affondato da un guasto all’inizio di settembre: non ha riconosciuto le targhe dei veicoli entrati nei Bastioni, ha confuso le categorie, smarrito i codici dei tagliandi attivati dagli automobilisti. Circa 5 mila persone sono state sanzionate ingiustamente dalle telecamere della Ztl vedendosi recapitare a casa propria un verbale, benchè in regola con il pagamento della tariffa di accesso. La stima provvisoria è di almeno 10 mila cartelle “pazze” ma né Palazzo Marino né l’Atm (che gestisce i database) sono ancora riusciti a quantificare con precisione la durata del blackout e il numero dei verbali fantasma. Il Comune offre una sola certezza ai milanesi, che le multe errate saranno annullate. Questi automobilisti riceveranno una lettera del Comune: la contravvenzione sarà cancellata o, nel caso, rimborsata; i vigili urbani avvieranno la procedura di autotutela negli uffici di piazza Beccaria; infine, potrà essere contattato il call center al numero 800.437.437. Il comando di polizia locale in via Friuli, in questi giorni, è stato raggiunto da centinaia di richieste di chiarimento. Edoardo Croci, il papà di Ecopass, ex assessore alla Mobilità nella giunta Moratti, invita l’amministrazione a far partire un’attenta indagine interna sulle ragioni del guasto poiché, ha affermato, un disservizio di questa portata è inammissibile. Non è l’unico, per altro. Le telecamere delle corsie riservate Atm, questa estate, hanno rilevato decine di infrazioni sui passaggi delle auto con i pass per disabili. Problema: i tagliandi erano regolari, le multe ingiuste. Le procedure di annullamento delle sanzioni vanno richieste, anche in questo caso, in piazza Beccaria.