Settembre, andiamo: per noi grey turismo davvero green

Pubblicato il 27 Agosto 2011 in , da Vitalba Paesano

“Villeggiatura” non è più l’unico sinonimo di “vacanza”. Sono già numerose e sempre in aumento le declinazioni delle tendenze turistiche e, soprattutto, ognuna  è indicata con un neologismo a misura di motore di ricerca: “low cost” o “delux”, fitness o welness, enogastronomiche o culturali… Ancor più ambigua è la differenza tra la formula “wild” e quella “green”. Decidere per un’esperienza ecologica e consapevole non significa affatto immolarsi in un’avventura selvaggia, rischiosa o sfiancante.

L’Associazione Italiana Turismo Responsabile così riassume il concetto che la ispira: “il turismo responsabile è attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle diverse culture, ed opera favorendo la positiva interazione tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori”.

Una vocazione ben diversa da quella dell’ambientalismo estremo. L’immersione nella natura non è l’unica aspirazione di una vacanza “green”, piuttosto si tratta di un approccio etico, tra l’altro anche ecologista, al viaggio. Sempre l’AITR stila un vademecum per l’aspirante turista responsabile e, tra tanti suggerimenti, raccomanda: “il viaggio va inteso come momento di crescita e interscambio culturale, oltre che come momento di svago e divertimento”.

… turista grey

Al di là dell’allusione naturalistica, unica evidente nell’aggettivo “verde”, una breve descrizione basta a tratteggiare un turismo vicino allo stile dei grey dai sentimenti green: già maturi di molte esperienze, ancora curiosi di nuovi modi di praticare il viaggio e la vacanza.  Questo genere di turismo è davvero adatto a chi non si accontenta più di una prospettiva spericolata, ma cerca nuovi stimoli da un punto di vista intellettuale e filosofico, alla ricerca di una dimensione diversamente confortevole e insolitamente entusiasmante.

Ferie di settembre, vacanze senior al meglio

Se il fine del viaggiatore grigio-verde non è più solo quello di collezionare chilometri o bandierine sul mappamondo ecco che tornano a fuoco i confini italiani, il nostro mare, i parchi e le oasi non lontane da casa, le città e i borghi meno conosciuti, le antiche tradizioni locali in attesa di essere riscoperte, sperimentate, degustate…  e perché non a settembre? In pacifica contraddizione con il rientro massivo, sfruttando l’abbassarsi delle temperature e dei listini stagionali.

Dormire, mangiare…

Si può partire per una gita, un fine settimana o un weekend lungo, e, per farlo in modo green si possono, innanzitutto, consultare i portali che catalogano le strutture d’accoglienza ecosostenibili, che contrariamente al senso comune, includono anche alcuni Grand Hotel e sistemazioni di lusso. Un indirizzo web per tutti: www.ecoworldhotel.com.

www.slowfood.it,  il sito dell’associazione Slow Food è certamente un ottimo riferimento per scegliere una ristorazione all’insegna della sostenibilità e dell’eccellenza enogastronomica e per sapere, in ogni luogo d’Italia, dove acquistare specialità ed etichette tipiche. Al motto di “buono, pulito e giusto”, Slow Food descrive la sua missine “no-profit” in un manifesto che ne certifica l’orientamento responsabile e rassicura i gourmet vert.

Quando l’intenzione è quella di affidarsi a un tour operator, il sito di riferimento è certamente quello dell’AITR, l’Associazione Italiana Turismo Responsabile: tra i soci sono inclusi tutti i piccoli tour operator che hanno programmazioni ispirate ai principi di turismo responsabile. Il portale  è dunque l’indirizzo Internet più utile per una selezione certificata (a breve anche dalla legge) degli operatori italiani “responsabili” specializzati in soggiorni e in itinerari su misura o in comitiva.

Tre (s)punti di verde

via terra …

Le Aree Protette Italiane hanno il privilegio di essere ben custodite, ma lo svantaggio, per chi ne scoprirebbe volentieri le bellezze naturali, di essere poco pubblicizzate e, soprattutto, difficilmente accessibili. Ovviamente si tratta di un patrimonio prezioso e dunque presidiato da un’invasione incivile, ma, oggi che la filosofia verde si fa strada, i Parchi Nazionali decidono di accogliere i visitatori responsabili. Dalla riconciliazione tra i luoghi protetti e il turismo nasce, Parchicard: un progetto finanziato nel 2006 dal Ministero della Solidarietà Sociale e realizzato da CTS con il sostegno, tra gli altri, di Federparchi  (Federazione Italiana Parchi e Riserve naturali) e Federculture (Federazione Servizi Pubblici Cultura Turismo Sport e Tempo Libero).

Sul sito http://www.parchicard.it/ è possibile, dopo aver compilato una scheda identificativa, stampare una tessera, per l’appunto la Parchicard, che consente una serie di agevolazioni presso gli operatori convenzionati, selezionati per il merito di rispondere ai criteri di sostenibilità ambientale, per accedere a musei, alberghi e ristoranti, per acquistare i prodotti tipici locali e per utilizzare i servizi turistici, dai trasporti alle guide ambientali, nelle Aree Protette nazionali coinvolte nell’iniziativa.

Navigando le pagine del sito dedicato al progetto è possibile approfondire la storia e la descrizione di ogni Area Protetta, le sue peculiarità e le attività sportive e ricreative che offre ai visitatori. Scorrendo l’elenco dei Parchi è facile stupirsi delle innumerevoli oasi che punteggiano la penisola e, soprattutto, del fatto che una di queste riserve si trova nelle vicinanze di casa.

Questo speciale pass è dunque un incoraggiamento a sentirsi parte e paladini dei più bei luoghi d’Italia al prezzo simbolico di praticare il turismo responsabile, indispensabile per la sopravvivenza e la manutenzione dei parchi, ideale per viaggiatori curiosi e aperti, senza dubbio numerosi tra chi legge!

… via mare

Dal 1999, un decreto ministeriale autorizza e regolamenta “lo svolgimento di attività nell’ottica della divulgazione della cultura del mare e della pesca”. E’ questo il Pesca Turismo: “un’esperienza culturale, escursionistica, sportiva e insieme un contributo alla pesca artigianale italiana e una lezione di vita marittima. “

I pescherecci che da sempre scandagliano le coste italiane, comprese le Aree Marine Protette precluse al turismo di massa, possono oggi imbarcare un equipaggio di neofiti e concedere anche ai profani i privilegi di una prospettiva unica dei litorali. Rade, insenature, promontori e spiagge fanno da sfondo al lavoro dei pescatori, che procede in tutto come detta la necessità del momento e secondo la cultura dei diversi luoghi marinari, ma anche diventando protagonista di una rappresentazione folkloristica autentica. I racconti degli uomini di mare sono l’insolita guida a una navigazione diversa da quella sportiva e dalla crociera, meno convenzionale, certamente più intensa; i pescatori, più che guide, diventano narratori, perché sono i protagonisti delle vicissitudini rivierasche, sono gli abitanti delle coste, gli eredi delle tradizioni e dei mestieri locali… così la gita diventa esperienza,  scambio culturale, pur senza perdere il lato rilassante tipico della navigazione lenta. Perché l’esperienza sia davvero completa, gli ospiti a bordo hanno l’opportunità, se vogliono, di provare a cimentarsi nelle operazioni di pesca, mentre di certo vorranno gustare il pesce fresco, cucinato direttamente in barca per un assaggio delle ricette tipiche.

Sbarcati, i “pesca turisti “ trovano, in alcuni siti, una prosecuzione terrestre dell’avventura tra i flutti: gli operatori dell’Ittiturismo rendono completa l’ospitalità organizzando, per gli interessati, il pernottamento nelle caratteristiche abitazioni degli antichi borghi pescherecci, segnalando i migliori ristoratori nell’ambito dell’enogastronomia locale  e programmando attività ricreative “a tema”, alla scoperta e nel rispetto degli ecosistemi acquatici, delle risorse di pesca e di tutti gli aspetti socioculturali dell’universo marino e marinaro.

Tra i siti di riferimento: www.legapesca.coop, il portale dell’Associazione Nazionale delle Cooperative di Pesca, e www.ittiturismo.it, dedicato a pesca e ittiturismo responsabili.

Ai giovani zaino e tenda, per i senior c’è il glampling

Il campeggio è, per eccellenza, la sistemazione turistica più ecocompatibile, ma la coscienza verde non deve per forza scendere a compromessi scomodi per le membra. Da un felice sposalizio tra l’accampamento e il resort nasce il Glampling: un alloggio accogliente, immerso, con rispetto, nella natura. L’aspirazione di questi campeggi a cinque stelle, molti nel mondo, numerosi in Europa, in diffusione in Italia, è certamente ecologica, ma anche di essere confortevoli. A disposizione degli avventori letti fissi, arredi curati, cucine più che equipaggiate, connessione wi-fi, fino a tutta una serie di servizi extra dalla luce facoltativa, ai bagni privati, ai baldacchini king size, ai servizi “in camera”. Per un pacchetto delux,  sono addirittura a disposizione maggiordomi e massaggiatori.

Nonostante i comfort, il Glampling, resta una pratica responsabile e non transige sulla bioedilizia delle proprie strutture, sulla raccolta differenziata e su gli accorgimenti ecologici nell’arredo e nelle suppellettili, come i riduttori del flusso dell’acqua, o le lampadine a basso consumo.

Infine, perché sia glamour, ma pur sempre camping, i “villaggi” in questione sorgono sempre nei contesti più affascinati e meno frequentati dal turismo classico; pur proteggendo l’avventore da intemperie e scomodità, lo accolgono in rifugi circondati dalla natura più suggestiva e persino selvaggia. 

Per scoprire tutti i Glampling nel mondo e in Italia

ALTRI LINK

Per un turismo responsabile www.aitr.org

Riviste on line: www.turismogreen.com

Sul sito http://www.fondazioneimpresa.it, nella sezione “Green Economy” si possono trovare dati, statistiche e aggiornamenti su ognuna delle regioni italiane, per orientarsi nel turismo in senso green. A questa pagina  si può leggere il resoconto dell’”Indice di Green economy 2011”. Trentino, Basilicata e Friuli sono, secondo l’indice di Green Economy 2011 di Fondazione Impresa, le regioni più “eco friendly” in Italia. Alle loro spalle si piazzano Umbria, Veneto e Piemonte.

http://www.wwfnature.it/ è il nuovo portale del WWF dedicato a “natura e turismo responsabile”. In questa pagina  una serie di proposte sempre aggiornate tra le più adatte a turisti grey-green.

 (by O.O.)