In un mondo che cerca di essere sempre più ecosostenibile, Trenitalia contribuisce con la sua ultima iniziativa: avvicinare i viaggiatori alle bellezze del nostro Paese tramite la rete ferroviaria. In quanto principale vettore del turismo italiano, vista la crescita del numero di viaggi nel tempo libero sui treni negli ultimi anni, Trenitalia ha dato vita a una rete di collaborazioni con enti legati al turismo tramite la pubblicazione di sette travel book: Spiagge, Borghi, Giardini, Siti Unesco, Parchi, Wellness location e Neve.
Ognuno di essi, consultabile in formato digitale, punta a mostrare quanto sia semplice raggiungere in treno luoghi di estrema bellezza, dimenticando la propria auto, stressante e maggiormente dannosa per l’ambiente. Oltre a cenni storici e curiosità, in ogni travel book viene riportata, infatti, la tratta ferroviaria principale per raggiungere il luogo di interesse. A bordo dei treni nazionali è possibile vivere una piacevole esperienza di viaggio e non un semplice trasporto.
Grandi Giardini Italiani è il terzo volume della raccolta realizzato in collaborazione con l’impresa culturale Grandi Giardini Italiani, autrice di una più completa Guida acquistabile con uno sconto di 3.50€ per abbonati o possessori di biglietto Trenitalia. Dei più di 130 Giardini della Guida, 22 sono presentati nel travel book in quanto facilmente raggiungibili in treno: basti pensare che ognuno di essi dista non più di 2 km dalla stazione più vicina, come nel caso di Isola Bella con la stazione di Stresa (VB) o le Ville Pontificie con quella di Castel Gandolfo (RM).
Da questa collaborazione sembra finalmente possibile la nascita di un modello turistico italiano che abbracci i valori etici dell’ecosostenibilità, del turismo consapevole e della valorizzazione del patrimonio, mantenendo un occhio di riguardo nei confronti delle esigenze crescenti di comfort e praticità dei viaggiatori. Dalle parole del Direttore dell’Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa d’Este, ci muoviamo sempre più nella direzione di poter raggiungere Tivoli da Roma come Versailles da Parigi.