Recuperare sapori quasi scomparsi e l’arte artigiana che fa parte dell’identità di ogni territorio, ricordare i saperi originari che nascono dal lavoro della terra, salvaguardare la biodiversità e la preziosa ricchezza delle produzioni agricole italiane. Questi gli elemeneti della nuova edizione di “Frutti Antichi”. Sabato 7 e domenica 8 ottobre si rinnova al Castello di Paderna a Pontenure (Pc) l’appuntamento con l’edizione d’autunno della rassegna di piante, fiori e frutti dimenticati e prodotti di alto artigianato, promossa dal FAI – Fondo Ambiente Italiano.
Una grande festa autunnale della biodiversità, quest’anno incentrata sui legumi e i loro semi, antichi e introvabili, come quelli rinvenuti nel corredo di giovani spose d’altri tempi oppure quelli di Paysage à Manger, azienda che pratica agricoltura di montagna ai piedi del Monte Rosa e che, a partire dalla condivisione della memoria delle persone che vivono tra la Valle d’Aosta e la Svizzera, ha recuperato semi e piante dimenticate per riportare in vita cereali, legumi e frutta tramandati da tradizioni secolari. Alla manifestazione partecipano custodi di semi che sarebbero scomparsi se non fossero stati coltivati da ostinati contadini, protettori di un prezioso e indispensabile patrimonio genetico che si sta perdendo. Sono numerosissime le varietà in esposizione, nonostante alcune non siano acquistabili perché in una fase iniziale di recupero: i visitatori possono così scoprire tipologie di legumi poco note e non utilizzate e approfondire la conoscenza di questa famiglia di piante biodiversa.
Grazie alla presenza di 130 espositori provenienti da tutta Italia, il pubblico avrà non solo la possibilità di ammirare e acquistare un grande assortimento di specie floreali e arboree e piantine da orto, ma anche di ricevere utili consigli di coltivazione e idee per l’allestimento dei propri angoli verdi.
Durante i due giorni, gli ospiti hanno l’occasione di partecipare a un ricco programma di eventi collaterali, tra conversazioni su tematiche ambientali e sulla necessità di tutelare specie viventi come le api, fondamentali per l’ecosistema, laboratori creativi per grandi e piccoli, incontri con ricercatori e operatori del settore all’insegna della promozione di stili di vita più vicini al mondo naturale. Come sempre non mancheranno arredi da giardino, oggetti d’antiquariato e modernariato e una speciale sezione dedicata ai tessuti e ai profumi. Il laboratorio “Cuore di feltro” a cura di Daniela Brodini insegnerà a realizzare “pasticcini” in panno lenci e feltro mentre il laboratorio “La natura e il profumiere” a cura di Barbara Pozzi, aiuterà a scoprire cosa avviene in un laboratorio di profumeria botanica, dalla distillazione alla dinamizzazione in cucurbita, alla nascita di un profumo naturale.
I contributi raccolti in occasione della manifestazione saranno destinati al restauro dell’Abbazia di Santa Maria di Cerrate a Lecce, bene che il Fai ha ricevuto in concessione dalla Provincia di Lecce.
Orario: sabato 7 e domenica 8 ottobre, dalle ore 9 alle 18.30
Prezzi: Ingresso a contributo minimo di 7 €; 5 € per gli iscritti FAI
Per maggiori informazioni tel. 334/9790207