Tessera sanitaria attiva anche da casa?

Pubblicato il 26 Gennaio 2015 in da Vitalba Paesano
Aspettiamo l’identità digitale – sistema Spid – e l’anagrafe unica – sistema Anpr – e non ci rendiamo conto che, in fondo, abbiamo già in tasca (o nel portafoglio) una tessera magnetica che può essere usata per molti servizi della pubblica amministrazione.

Tessera sanitaria e CNS

La tessera sanitaria altrimenti conosciuta come carta nazionale dei servizi, infatti, ce l’abbiamo tutti per legge. Di solito la utilizziamo per due motivi: codice fiscale e detrazione fiscale su acquisti di farmaci. Ma la tessera sanitaria  permette anche l’accesso ai servizi in rete offerti dalla Pubblica Amministrazione in assoluta sicurezza.Con una disposizione ufficiale del 2010, infatti,  è stata definita “l ’unificazione sul medesimo supporto della carta d’identità elettronica con la tessera sanitaria, nonché il rilascio gratuito del documento unificato, mediante utilizzazione, anche ai fini di produzione e rilascio, di tutte le risorse disponibili a legislazione vigente per la tessera sanitaria e per la carta di identita’ elettronica, ivi incluse le risorse dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato” (art. 10 comma 2 e 3 del  DL 70/2011).Il senso primario ella tessera sanitaria è il controllo e monitoraggio su territorio nazionale della spesa sanitaria, ma oltre a questo la nuova tessera sanitaria si differenzia per la presenza di un microchip color oro che garantisce il riconoscimento sicuro e la tutela la privacy nell’utilizzo della tessera per entrare in contatto on line con la Pubblica Amministrazione.

La TS-CNS è gratuita, viene spedita a tutti i cittadini assistiti dal SSN in sostituzione, alla scadenza, dell’attuale tessera sanitaria ed ha, normalmente, validità di sei anni.  Le potenzialità della Carta Nazionale dei Servizi (come si attiva, come si usa e a che cosa può servire) sono tante e soprattutto sconosciute ai più.
La Tessera Sanitaria – Carta Nazionale dei Servizi è un documento personale ed è valido da subito – senza la necessità di richiederne l’attivazione – come:
  • Tessera sanitaria nazionale (TS);
  • Tessera europea di assicurazione malattia (Team) sostituisce il modello E-111 e garantisce l’a ssistenza sanitaria nell’Unione Europea e in Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Svizzera, secondo le normative dei singoli paesi;
  • Libretto sanitario;
  • Tesserino del codice fiscale.

La tessera sanitaria e’ gia’ uno Spid

Considerate però che  da sempre la CNS è riconosciuta dal Codice dell’Amministrazione Digitale (artt. 64 e 65) come uno dei dispositivi che permette l’ accesso ai servizi online, compresa la presentazione di istanze in modalità telematica, al pari della mai sbocciata carta d’identità elettronica e a differenza della quale esiste eccome.
tessera sanitaria_il lettore
Ovvio: per essere utilizzata in questo modo, serve un altro step. Mentre la tessera sanitaria può essere utilizzata così come viene consegnata, come abbiamo visto prima, la CNS richiede invece una specifica attivazione. Il cittadino deve recarsi di persona ad uno degli sportelli abilitati presso la propria regione di appartenenza e  dopo essersi recati allo sportello e aver ricevuto i codici PIN, PUK e CIP, per utilizzare le nuove funzionalità è necessario dotarsi di un apposito lettore di smartcard.

Il lettore è reperibile nei negozi specializzati o acquistabile facilmente via web, costa circa dai 15 ai 25 euro, e al momento dell’acquisto è importante verificare che il lettore sia compatibile con la tessera sanitaria.

Dopo averlo installato sul Pc, si può utilizzare la carta nazionale dei servizi per accedere ai servizi in rete: il vantaggio è che la CNS è accettata da tutti i soggetti che erogano servizi in rete, senza dover ricevere credenziali specifiche. Questo significa che  è già disponibile fin da ora un’unica modalità di gestione della propria identità digitale, senza dover attendere il nuovo Spid.

Paradossi

A parte che almeno il 60% di chi legge questo articolo – si accettano smentite – non sapeva di queste funzionalità (quando vi arriva a casa, controllate se dentro la busta ci sono indicazioni di un certo tipo: la risposta è no), il problema della tessera sanitaria usata come CNS è che, oltre a doversi dotare di lettore, ci imbattiamo nella scarsa capillarità e distribuzione degli sportelli per l’a ttivazione della CNS.
Siamo macchie di leopardo ‘forever’: in Lombardia, ad esempio, la CNS è stata delegata dalle Regioni ai Comuni, mentre nella maggior parte del territorio nazionale l’a ttività è in capo solo agli sportelli USL che, quando va bene, ci mettono un’ora a spiegare la differenza.
Ora arriverà lo Spid, il PIN unico per comunicare con la PA. Ok, va bene, ne siamo lieti, ma avendo già una tessera che conoscono e utilizzano tutti non si potrebbe, che so, delegare ai comuni un’operazione di informazione più efficace e soprattutto di utilizzo completo?