Un progetto di Simone Poli, Uros Krstic, Alessandro Saggia che così dicono:
MATU non è un semplice prodotto o un’applicazione. E’ un sistema di conoscenze, un link tra tradizione e tecnologia. L’applicazione web consente alla propria community di conoscere tutte le informazioni inerenti il prodotto vegetale desiderato, come gli abbinamenti per preservarne la conservazione o accelerarne la maturazione, i periodi di raccolta o le aree di reperibilità. Il tutto per creare un discorso culturale in grado di andare ben oltre il semplice consumo, dando la possibilità ai membri della community di aggiungere propri feedback o suggerimenti inerenti i prodotti in questione.
Per consentire agli utenti di mettere in pratica le proprie conoscenze nasce quindi il prodotto fisico allegato all’applicazione, un sistema di contenitori in grado di bloccare o accelerare il respiro dei vegetali bloccando o favorendo il ciclo dell’etilene, il gas responsabile della maturazione e quindi della marcizione.
Tale prodotto consentirà di memorizzare le date di inserimento dei prodotti, controllarne lo stato di maturazione ma soprattutto di gestirla, attraverso la combinazione di più specie di prodotti vegetali. Sulla parte superiore sono infatti presenti due gruppi di maturazione, appunto. Formati da tre celle esagonali ciascuno consentono, attraverso le texture forate delle stesse, di dialogare tra di loro attraverso il rilascio e l’assorbimento di etilene tra i vegetali. Una volta che il contenuto di una cella sarà pronto per l’utilizzo sarà possibile estrarla dal gruppo e portarla direttamente in tavola, o sul piano di lavoro della cucina.
Auspicandoci quindi un futuro in cui la natura possa pervadere anche la quotidianità cittadina, in cui City Farming, mercati contadini e Slow Food non siano più prodotti ristretti ad una nicchia di utenti, possiamo dire che MATU sia solo un piccolo passo, che però si propone di avvicinare tale visione, in prospettiva del 2030, ad una dimensione più odierna e sostenibile.
Un progetto interessante e molto futuribile, che associa alla capacità di ideazione precise conoscenze tecnico-scientifiche. Dicono bene i progettisti quando auspicano “un futuro in cui la natura possa pervadere anche la quotidianità cittadina”. C’è da augurarsi che la loro lungimiranza sia premiata. Bravi. vp