La F87 (Efficiency House Plus with Electromobility) è stata inaugurata un anno fa nel cuore di Berlino al n. 87 della Fasanenstraße, non lontano dal famoso viale del Kurfürstendamm, centro commerciale e finanziario di Berlino prima e dopo la caduta del muro. La casa efficiente F87 è il frutto di anni di ricerca di un team interdisciplinare di architetti, di ingegneri e di universitari capeggiato dal Professor Werner Sobek, direttore dell’Ilek – Institut für Leichtbau Entwerfen und Konstruieren.
L’energia prodotta da fonti rinnovabili nell’edificio è sufficiente al fabbisogno di energia primaria per il riscaldamento, per il raffrescamento, per la produzione di acqua calda sanitaria e per l’alimentazione degli elettrodomestici (Zero Energy Building); l’abitazione non produce CO2 (Zero Emission Building) e, a fine vita, tutti gli elementi costruttivi possono essere riciclati ed il terreno può essere restituito alla natura, senza rifiuti residui o pericoli di contaminazione (Zero Waste Building).
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L’edificio è attualmente abitato da una famiglia di quattro persone con un contratto di tre anni, al termine dei quali la costruzione sarà “riciclata” anche per usi diversi; il progetto pilota vuole infatti venir incontro alle richieste di mobilità urbana della società contemporanea, senza dover rinunciare al comfort abitativo degli occupanti.
Con 130 mq distribuiti su due piani, la casa risponde alle esigenze di una famiglia della classe media tedesca. Le tre camere da letto, la cucina, il soggiorno, i servizi, un giardino interno su cui si affacciano i vari ambienti ed il garage sono organizzati all’interno di un parallelepipedo le cui facciate, ora completamente vetrate ora opache, sono state pensate in modo da ridurre al minimo le dispersioni termiche e da garantire l’illuminazione naturale.Pannelli fotovoltaici integrati con solare termico sulle pareti esterne e sulla copertura, unitamente a sistemi di pompe di calore, assicurano energia e riscaldamento.
La distribuzione degli ambienti è altamente flessibile e può essere mutata, senza interventi strutturali importanti, per soddisfare le mutevoli necessità degli utenti. La struttura dell’edificio è in pannelli di legno, coibentati con fibre di cellulosa verso l’esterno e con un ulteriore isolamento in canapa interno che garantisce un elevato isolamento acustico; le pareti vetrate sono a tripla camera con brise soleil in doghe di alluminio.
La casa autosufficiente è anche una “casa intelligente”, in cui la domotica garantisce il controllo sistematico di tutti i sistemi energetici dell’edificio, l’area tecnica è alloggiata nella cosiddetta “Energy core”, aperta e visibile a tutti i visitatori.Foto | © Matthias Koslik