Sono passati 50 anni da quando un ragazzo poco più che diciassettenne ha disegnato e costruito il suo primo gioiello. Da allora la sua creatività ha continuato in crescita e non si è mai esaurita. I suoi modelli resistono al tempo. Ogni gioiello un nome, un significato, una storia, l’espressione del nostro tempo.
Le prime creazioni degli anni ’60 e ’70 realizzati in argento, rame, legni esotici, sono state apprezzate da chi in quegli anni di grande fermento culturale, ne ha riconosciuto la qualità tecnica, il valore artistico. Lo stile.
I suoi pezzi hanno dato una svolta al mondo del gioiello, hanno vinto su una classicità tradizionale e immobile. Le creazioni di Rivière non si limitano al gioiello, ma riguardano e contemplano architettura, design, pittura. Il contributo di James Rivière è diventato presenza didattica: grazie al suo impegno lo IED (Istituto Europeo di Design) ha fondato il Dipartimento del Design del Gioiello, punto di riferimento, oggi, per la formazione di giovani talenti provenienti da tutto il mondo.
I gioielli di J.Rivière nascono da un disegno equilibrato e allo stesso tempo inaspettato, come può essere il colpo d’ali di uno spirito geniale e creativo. Ci sorprendono e ci obbligano a pensare in modo più autonomo e creativo. Proprio come le opere d’arte impongono. I gioielli di Riviére sono piccoli per scelta, per poter essere indossati. Se riprodotti in dimensioni maggiori diventano sculture e grandi quadri astratti.
Probabilmente è questa la ragione per cui importanti Musei e istituzioni culturali e artistiche hanno scelto, esposto e acquisito, opere firmate da questo artista designer. Tra questi Musei ci sono il Musée des Arts Décoratifs del Palais du Louvre a Parigi, il Victoria &Albert Museum di Londra e i Musei Segreti Vaticani.
Oggi, dopo mezzo secolo di storia, la Maison Riviére continua a innovare il mondo del gioiello con creazioni uniche per valore, materiali ed eleganza estetica.
Una mostra fotografica per segnare 50 anni di lavoro: si chiama Conventional/Unconventional l’allestimento del 14 novembre scorso a Milano che ha riscosso consensi ed emozione.
La gioielleria è stata per molto tempo un settore chiuso e tradizionalista in cui ben poco spazio era lasciato alla creatività e alla ricerca del nuovo. Riviére ha sempre voluto rompere gli schemi con qualcosa di speciale e non convenzionale. Il suo lavoro continua. Con coraggio e sempre nuova ricerca. Con uomini come lui diventa facile riconoscere che “il re è nudo”.