In base alla Legge di Stabilità 2018, entro febbraio il Ministero del Lavoro deve pubblicare i decreti attuativi sulle nuove mansioni gravose con diritto all’APe Sociale e alla pensione anticipata precoci. Si tratta di lavoratori marittimi, pescatori, siderurgici e agricoltori. Il decreto ministeriale, si legge nella manovra finanziaria, dovrà fornire ulteriori specificazioni sulle professioni inserite fra i lavori gravosi dal 2018, oltre alle modalità di presentazione delle domande per il riconoscimento agli aventi diritto.
Novità
Le categorie di mansioni gravose ammesse ad agevolazione pensionistica diventano infatti 15; coloro che svolgono tali attività da almeno sei anni negli ultimi sette o da almeno sette anni negli ultimi dieci avrà diritto all’APe Social o alla pensione anticipata precoci.
=> Pensione precoci, scadenza domande il primo marzo
In secondo luogo, si rende più flessibile il criterio di accesso per gli addetti a mansioni gravose (che nel 2017 dovevano aver svolto queste mansioni per almeno sei anni negli ultimi sette, in cui doveva essere necessariamente compreso il settimo anno precedente). È quindi urgente che il decreto con i dettagli rispetti i tempi prestabiliti per consentire la presentazione delle domande.
La UIL ricorda che è anche necessario: ”adeguare le procedure amministrative al fine di consentire l’accesso a queste prestazioni con i nuovi criteri alle lavoratrici madri, a chi assiste un familiare disabile e ai lavoratori disoccupati a seguito di termine di contratto a tempo”.
=> Legge di Bilancio e pensioni
Domande
Ricordiamo intanto che i termini 2018 per le domande di APe sociale e pensione anticipata precoci sono aperti. Se per l’anticipo pensionistico c’è comunque tempo, perché il termine è il 31 marzo e c’è una proroga al 15 giugno, per quanto riguarda la pensione anticipata precoci il discorso è diverso. Le domande vanno presentate entro il primo marzo 2018. In pratica, quindi, c’è poco più di un mese di tempo.
=>Pensione precoci: scadenza domande I° marzo
Le novità previste dalla manovra riguardano anche i caregiver, che possono andare fino al secondo grado di parentela o di affinità, a patto che il genitore o il coniuge siano ultrasettantenni, oppure affetti da patologie gravi o mancanti. Questa parte non necessita di provvedimenti attuativi, solo dell’adeguamento delle procedure