I paletti previsti per il diritto alla quattordicesima pensionati riguardano l’intero reddito del pensionato, non solo l’importo dell’assegno previdenziale. Conta comunque il solo reddito individuale ed inoltre ci sono alcune tipologie di entrata che non rilevano ai fini di questo computo ovvero: trattamenti di famiglia, indennità di accompagnamento, reddito della casa di abitazione, trattamenti di fine rapporto e competenze arretrate, pensioni di guerra, indennità per i ciechi parziali, indennità di comunicazione per i sordomuti.
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Tutti gli altri redditi che si percepiscono concorrono al calcolo del tetto massimo, che è pari a 13mila euro. Questo requisito è stato appena incrementato dalla legge di Bilancio 2017: fino all’anno scorso la quattordicesima pensionati spettava solo a chi aveva un reddito superiore a 1,5 volte il minimo: ora il tetto è invece pari a due volte il minimo.
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Ci sono però degli scaglioni, per cui l’importo della quattordicesima è più alto per chi ha un reddito fino a 1,5 volte il minimo (9mila euro) mentre scende per chi guadagna fra 1,5 e 2 volte il minimo. Il calcolo dell’importo che spetta dipende anche dagli anni di contribuzione versata e dalla tipologia di lavoro (dipendente o autonomo). Molto in sintesi, la quattordicesima pensionati va da un minimo di 336 euro a un massimo di 665 euro. Per avere diritto alla quattordicesima pensionati è prevista un’età minima di 64 anni. Il trattamento viene pagato con il cedolino di luglio, senza bisogno di presentare domanda.