La misura più importante annunciata dal Governo per andare incontro ai commercianti che devono chiudere o limitare le proprie attività in base al Dpcm 24 ottobre è il contributo a fondo perduto, ma ci sono anche altre forme di ristoro per le attività più colpite, sia per gli imprenditori sia per i lavoratori. Per le attività commerciali, abolizione saldo IMU 2020 e nuovo credito d’imposta sugli affitti. Per i dipendenti proroga della cassa integrazione fino a dicembre (poi ci saranno nuovi ammortizzatori in Legge di Bilancio 2021). E nuovi bonus per le categorie più colpite come gli stagionali di turismo, spettacolo e cultura. Vediamo una sintesi delle misure in arrivo oltre al contributo a fondo perduto per le imprese.
IMU
Viena estesa l’esenzione dal saldo IMU 2020 a nuove categorie di commercianti. Non ci sono ancora dettagli sul provvedimento, ma in base alle anticipazioni l’agevolazione dovrebbe applicarsi a tutte le attività che sono interessate da chiusure o restrizioni previste dal Dpcm anti-Covid dal 26 ottobre al 24 novembre (salvo ulteriori estensioni del mini-lockdown): bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, palestre, centri benessere, centri termali, ecc. La platea di imprese e attività che non pagheranno il saldo IMU del 16 dicembre dunque si allarga. Non ci sono ancora dettagli su come verrà calibrata la misura, che verrà inserita nel decreto novembre.
Non si esclude che possa riguardare anche negozi e artigiani, per i quali il Decreto Agosto aveva già eliminato il saldo IMU, in relazione ad immobili adibiti ad attività turistiche e culturali (stabilimenti balneari e termali, agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affittacamere, case e appartamenti per vacanze, bed & breakfast, residence e campeggi, cinema, teatri, sale concerti) e ad altre specifiche tipologie (immobili in categoria catastale D delle imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni).
Credito d’imposta affitti
Anche questa è una misura che era già stata prevista nella scorsa primavera per le attività che hanno dovuto chiudere durante il lockdown, ora riproposta. Il precedente credito fiscale era pari al 60% ma non ci sono dettagli sulla misura in arrivo, che potrebbe essere analoga e applicabile per due o tre mesi (ma non ci sono certezze su questo).
Ammortizzatori sociali
Ci sono due diverse misure, una prevista con il Decreto Novembre e una in Legge di Bilancio. Con il primo si proroga la cassa integrazione per le imprese che finiscono in novembre di utilizzare le settimane già concesse con il DL Agosto. In base a quanto annunciato, la proroga sarà fino al 31 dicembre 2020. Nel 2021 scatteranno poi nuove settimane, che saranno invece previste dalla manovra economica 2021. In base a quanto annunciato dal Governo, verrà riproposto il meccanismo in base al quale le imprese che non hanno subito perdite o le hanno limitate entro il 20% dovranno versare un contributo.
Ci sono poi nuove indennità Covid per le categorie colpite in generale dal Coronavirus e in particolare dalle ultime misure. Il Governo aveva già annunciato che ci sarebbero state misure in questo senso per i lavoratori del turismo, ora l’ipotesi è quella di allargare la platea degli aventi diritto alle categorie di collaboratori che vengono colpite dalle nuove restrizioni (cultura e spettacolo). E nuove mensilità di REm (Reddito di Emergenza), l’ammortizzatore che va da 400 a 800 euro per nuclei con IsSEE sotto i 15mila euro e una serie di altri requisiti specifici.