La notizia è certa: si può accedere alla pensione anticipata con il contributivo pieno se si hanno almeno 63 anni e 7 mesi di età e 30 anni di contributi con i seguenti requisiti: non più di 18 anni versati al 31/12/1995; almeno 5 anni dal 1996 in poi; almeno un contributo in Gestione Separata. Il calcolo pensione interamente contributivo si applica a chi non aveva alcuna contribuzione prima del 1996. C’è in effetti una possibilità di utilizzare eventuali contributi versati antecedentemente al primo gennaio di quell’anno, effettuando il cumulo con i contributi in gestione separata. In questo caso, la pensione sarà interamente calcolata con il contributivo.
Possono esercitare questa opzione, andando in pensione anticipata contributiva, anche i lavoratori con anzianità contributiva inferiore a 18 anni al 31 dicembre 1995, purché abbiano anche 15 anni di contribuzione versata, di cui 5 successivi al 1995. Per accedere a questa pensione anticipata contributiva, se non si è raggiunta l’età per la pensione anticipata ordinaria (42 anni e dieci mesi per gli uomini ed un anno in meno per le donne) si possono anche esercitare i seguenti requisiti: almeno 64 anni (erano 63 anni e sette mesi fino al 2018), almeno 20 anni di contributi effettivamente versati e aver maturato una pensione pari ad almeno 2,8 volte il minimo (comma 11, articolo 24, dl 201/2011).
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In questo caso si può maturare la pensione. Fare però i calcoli per capire se conviene o meno (si si rinuncia al calcolo retributivo dei versamenti anteriori al 1996), o se ci sono altre opzioni interessanti (ad esempio, può valutare se ha i requisiti per l’APe volontario).