Età pensionabile e anzianità contributiva restano invariate fino al 2022: l’INPS recepisce il decreto ministeriale del novembre scorso che stabilisce lo stop agli incrementi per il prossimo biennio ed emana un documento di prassi – la Circolare 19/2020 – che dettaglia i requisiti necessari per accedere alle diverse tipologie di pensione.
Requisiti pensione
L’età per la pensione di vecchiaia resta dunque a 67 anni fino al 31 dicembre 2022, dopo il requisito sarà da adeguare alla speranza di vita (ai sensi dell’art. 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122). Il requisito per accedere alla pensione anticipata resta invece a 42 anni e dieci mesi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi per le donne fino al 2026 (in questo caso, è stato il dl 4/2019 a bloccare gli adeguamenti alle aspettative di vita).
Lo stesso provvedimento ha anche bloccato, sempre fino al 2026 il requisito per la pensione precoci a 41 anni di contributi (ricordiamo che per questa tipologia di assegno previdenziale bisogna avere almeno un anno di contributi versati entro il compimento del 19esimo anno di età). Per coloro che ancora possono ritirarsi con la pensione di anzianità ed il sistema delle quote i requisiti restano: 35 anni di contributi, 62 anni di età e il raggiungimento di quota 98 (somma di contributi ed età anagrafica) per i lavoratori dipendenti. Gli autonomi, che quindi devono avere 63 anni di età e raggiungere quota 99.
La circolare INPS specifica infine tutti i casi particolari (lavoratori delle forze armate, sport e spettacolo, cumulo contributi) in cui si applicano regole proprie.