Comunicate da parte dell’INPS le soglie aggiornate per l’integrazione al trattamento minimo, pari a 501,89 euro al mese, che può essere ottenuto in misura piena se il reddito personale del pensionato non supera i 6.524 euro l’anno. Si tratta del beneficio che scatta quando il pensionato, solo con i propri contributi, avrebbe diritto ad un importo pensionistico inferiore al minimo di sopravvivenza stabilito dalla legge, ovvero quando i pensionati hanno maturato una prestazione inferiore a circa 500 euro al mese.
=> Pensioni, tutte le misure in legge di Stabilità
Reddito personale
Il tutto a patto che il pensionato versi in uno stato di bisogno economico. Nel caso in cui il reddito del pensionato sia superiore a 6.524,57 euro l’anno, ma rientri nel limite dei 13.049,14 euro, l’integrazione spetta in misura ridotta, pari alla differenza tra 13.049 euro e il reddito conseguito.
Reddito coniugale
In caso di soggetti coniugati, i limiti reddituali da rispettare non sono solo quelli personali ma anche quelli coniugali, se la pensione ha decorrenza dal 1994 in poi, le pensioni maturate interamente con il sistema contributivo (assicurati successivamente al 31 dicembre 1995) e le pensioni supplementari non possono beneficiare dell’integrazione al minimo.
=> Blocco pensioni al 2018: norma e correttivi
L’integrazione massima si avrà qualora il reddito personale non superi i 6.524,57 euro l’anno ed il reddito della coppia non superi i 19.573,71 euro. Altrimenti, se il reddito personale è compreso tra 6.524,57 euro e 13.049,14 euro e il reddito della coppia è compreso tra 19.573,71 euro e 26.098,28 euro, l’integrazione spetterà in misura ridotta.
Maggiorazione sociale
I pensionati in possesso di specifici requisiti e limiti reddituali personali o coniugali possono inoltre godere della maggiorazione sociale, che per il 2016 avrà un importo variabile tra i 25 ed i 136 euro al mese, anche in base all’età dei pensionati stessi:
se l’età è compresa tra i 60 ed i 65 anni non compiuti, con un reddito personale al di sotto di 6.860,36 euro, o 12.682,27 se coniugato, la maggiorazione sociale sarà di 25,83 euro al mese;
se l’età è compresa tra i 65 ed i 70 invece e redditi al di sotto di 7598,89 euro se singolo o 13.423,80 se coniugato, l’importo della maggiorazione sarà di 82,64 euro;
per gli over 70 la maggiorazione è massima e pari a 136,44, se il reddito personale non supera il limite di 8.298,29 euro e quello coniugale i 14.123,20 euro.