Chi ha già maturato il requisito per la pensione anticipata dovrebbe affrettarsi a fare domanda, visto che dal 2019 serviranno cinque mesi in più per entrambe le formule di pensionamento, anticipato e di vecchiaia. A differenza dell’Ape volontario, che è un prestito erogato dalle banche che va restituito con rate ventennali, la Rita (pensione anticipata) fa ricorso a un capitale accumulato dal lavoratore in fondi di previdenza complementare durante la sua vita lavorativa. Questo tesoretto, quindi, può essere riscosso in anticipo sotto forma di rendita mensile in attesa che si maturi il diritto alla pensione.
I requisiti: nel 2018 si prevedono almeno 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi per le donne. Da tenere presente che nel 2019 scatteranno cinque mesi in più di requisito anagrafico, per adeguamento alle aspettative di vita, da applicarsi a entrambe le tipologie di prestazione previdenziale, quindi ci vorranno 43 e tre mesi per la pensione anticipata (42 anni e tre mesi per le donne), e 67 anni di età per la pensione di vecchiaia.mPer fare richiesta si può utilizzare il servizio web dell’INPS La Mia Pensione per calcolare l’assegno previdenziale che si è maturato.