Arriva oggi in Italia il team della Commissione europea incaricato di affrontare, insieme al Governo, il tema della disoccupazione giovanile. Il nostro Paese è tra gli otto membri dell’UE che hanno un tasso di disoccupazione tra i giovani molto superiore alla media europea. Il 30,1% dei giovani italiani è senza lavoro, mentre in Spagna e in Grecia si sfiora il 50% e per Slovacchia, Portogallo, Irlanda, Lituania e Lettonia il dato è simile a quello italiano.
Il Consiglio europeo di fine gennaio, incentrato sui temi della crescita e del lavoro, ha deciso l’invio della Task Force europea per affrontare il tema, e ha invitato ad utilizzare i fondi europei a disposizione. Si tratta di 82 miliardi di euro a livello, di cui oltre 8 destinati all’Italia nell’attuale budget e rimasti finora inutilizzati. Anche in questa speciale (e poco onorevole) classifica il nostro Paese si dà da fare: il 29% dei fondi previsti per il periodo 2007-2013 non è stato assegnato, medaglia d’argento dietro alla Spagna (31%) e davanti alla Grecia (21%).
Secondo la Commissione, In Italia numerosi fattori hanno contribuito al problema, ad esempio la segmentazione del mercato del lavoro e un sistema di sostegno ai disoccupati non equilibrato che ha creato disparità tra le diverse generazioni. D’altro canto, il nostro Paese di recente ha avviato riforme di ampio respiro, perciò l’impegno del team europeo d’intervento servirà a integrare e accelerare quanto è stato concordato.
L’iniziativa europea giunge proprio nel pieno del dibattito italiano sul mercato del lavoro, a dimostrazione di come ormai tutti i grandi temi nazionali siano da inserire in un’ottica più vasta. Il successo delle misure italiane garantirà maggior crescita all’economia, più opportunità per le imprese, in particolare le PMI, e più occupazione non soltanto alle nostre regioni, ma anche all’Europa in generale.
di Matteo Fornara
Direttore della Rappresentanza in Italia – Ufficio di Milano