Da Repubblica 05/05/2012
TEMPI MODERNI
LINKEDIN UNA MANO A CHI CERCA UN LAVORO
RICCARDO LUNA
Nel tempo in cui avrete letto queste poche righe una cinquantina di persone nel mondo si saranno iscritte a LinkedIn. Non è popolare come Facebook, non è prestigioso come Twitter, non è nuovo come Pinterest e non è giovane come Badoo e Netlog. Eppure il social network dei professionisti sembra avere più di molti altri le carte in regola per durare a lungo. Infatti mentre su Facebook ci sono le foto delle nostre feste e delle vacanze, e su Twitter commenti in tempo reale su quasi tutto, qui ci sono solo tutte le nostre informazioni professionali: dove abbiamo studiato, per chi abbiamo lavorato. E i nostri contatti di lavoro: niente amici, parenti e amori vari. Può sembrare noioso ma sta diventando uno straordinario strumento per trovare lavoro: la versione inglese di Wiredlo scorso mese ha calcolato che LinkedIn incassa 260 milioni di dollari l’anno per le analisi dei circa 150 milioni di profili attivi (3,3 milioni in Italia) vendute alle società che cercano personale qualificato. Eppure secondo il suo fondatore Reid Hoffman, 44 anni, le persone in genere usano una quota minima delle potenzialità di LinkedIn, molti si limitano ad accettare gli inviti per entrare in contatto: «Se gli americani sapessero davvero usarci, per esempio, il prodotto interno lordo crescerebbe ». Può sembrare azzardato, ma chi lo dice ha contribuito a far crescere PayPal, Facebook, Zynga e Flickr: forsevale la pena di ascoltarlo.
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