Sono in Inghilterra e raccolgo la seguente testimonianza :
Lei è una giovane donna in carriera, con un figlio di due anni.
Ottima conoscenza delle lingue ed una esperienza decennale di cui una meta’ in altro paese estero.
Dopo un corteggiamento di circa sei mesi, decide di aderire alla proposta del nuovo datore di lavoro. Premetto che nell ‘ ultimo incarico lavorava un giorno a casa ed un’ altra giornata lavorativa era libera.
Ebbene in uno degli ultimi incontri, l’ interessata fa presente che vorrebbe avere un secondo figlio e la risposta del titolare e’ stata la seguente: “Ti assumerei anche se tu fossi in stato interessante. La mancanza di flessibilità porta come conseguenza la perdita dei migliori talenti”.
Emergono subito alcune considerazioni, ma lasciò spazio a Vostri eventuali commenti.
di Piero Romano