Contributi più cari per i lavoratori autonomi. Da gennaio di quest’anno la Manovra “Monti” (Legge 214/2011) prevede che le aliquote contributive di artigiani e commercianti vengano incrementate dell’1,3% e poi, per ogni anno successivo, di un altro 0,45% fino al 2018 da quando questi lavoratori dovranno pagare il 24% del proprio reddito (quello di impresa dichiarato al fisco).
Fino al 2011, gli artigiani finanziavano il proprio fondo previdenziale versando all’Inps il 20% del reddito prodotto nell’arco dell’anno. L’aliquota dei commercianti era leggermente superiore pari al 20,09 ( Tab. A).
Nessuna novità, invece, è stata introdotta sull’impianto di calcolo e pagamento dei contributi, vale a dire il vincolo del minimale di reddito (per l’anno 2012 pari a 14.927 euro), l’aliquota aggiuntiva dell’1% dovuta oltre il limite di reddito medio annuo su cui la pensione viene calcolata (per l’anno 2012 pari a 44.162 euro), nonché il massimale di reddito oltre il quale non è più dovuta la contribuzione (per l’anno 2012 pari a 73.504 euro).
Ciò vale per tutti coloro iscritti con decorrenza anteriore a primo gennaio 1996 o che possono far valere un’anzianità contributiva a tale data.
Per coloro, invece, che si sono iscritti negli elenchi di categoria dopo il 31 dicembre 1995 il massimale di reddito contributivo 2012 è pari a 96.057 euro.
di Gianni Tel – 50&Più
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