Dopo i Sostegni arrivano le Riforme, e in cima alla lista c’è quella del Fisco e in particolare dell’IRPEF, finanziata dalla Legge di Bilancio e propedeutica a diverse misure del Recovery Plan (come il Family Act e l’Assegno Unico): entro luglio è attesa la legge delega di riforma fiscale ed a questo scopo è partito il lavoro di Governo dopo le audizioni tecniche, con le forze politiche che nelle ultime ore hanno presentato specifiche proposte in commissione Bilancio alla Camera. Sono diverse e articolate le posizioni, con la sinistra che sostanzialmente insiste sulla maggior progressività dell’IRPEF, il centrodestra più concentrato su abolizione dell’IRAP e nuovi provvedimenti di pace fiscale, il Movimento 5 Stelle che insiste sulla revisione delle detrazioni.
Riforma IRPEF per aliquote e scaglioni
Sulla necessità di riforma IRPEF c’è un accordo generale. Il Pd (partito democratico) e Leu (Liberi e uguali) puntano a un sistema simile a quello tedesco, con un’aliquota continua che modifichi l’attuale criterio degli scaglioni IRPEF. E propongono un salto di aliquota tra il secondo e il terzo scaglione, che passerebbe dal 27 al 38%. Anche i partiti di centrodestra presentano proposte per rimodulare gli scaglioni IRPEF: Forza Italia porterebbe a tre il numero degli scaglioni dagli attuali cinque, il Carroccio si esprime per una rimodulazione e per l’innalzamento della no tax area a 10mila euro.
Altre proposte
I tempi di approvazione
Il Governo non scopre le carte sul provvedimento in preparazione. Restano però le indicazioni fornite nel PNRR: semplificare e razionalizzare le tasse e ridurre gradualmente il carico fiscale, preservando la progressività e l’equilibrio dei conti pubblici. Il premier Mario Draghi, in sede di presentazione del programma di Governo, si era già espresso in materia (“non è una buona idea cambiare le tasse una alla volta”) mostrandosi favorevole ad riforma organica, che armonizzi il prelievo fiscale e renda il sistema più equo. Il Governo presenterà al Parlamento entro il 31 luglio 2021 l’annunciata legge di delega da attuarsi tramite decreti delegati. Il ddl terrà conto delle proposte dei partiti ma ancor più del documento conclusivo della “indagine conoscitiva sulla riforma dell’IRPEF e altri aspetti del sistema tributario” avviata dalla Commissioni parlamentari. Dopo l’approvazione della legge di delega, il Governo istituirà una Commissione di esperti.