Forse non la conoscete ancora. Gita Gopinath, indiana originaria di Mysore (2.200 km a Sud di Delhi), 38 anni, un marito e un figlio, è un’economista. Oggi ordinario nel dipartimento di economia ad Harvard, è la terza donna ad aver ricevuto questa nomina, su 40 docenti. Studi eccellenti, ma senza agi economici: dopo un Master in Economics nel ‘94, infatti, costretta a rifiutare il dottorato di Harvard, che non la finanzia, accetta l’offerta della Washington University di Seattle. Seguono poi Princeton, Chicago e di nuovo Harvard, dove da cinque anni si occupa di macroeconomia e finanza internazionale, aree di grande rilievo dopo l’ultima crisi.
” Gita Gopinath ha dato contributi fondamentali alla comprensione del debito sovrano, che è il tratto più significativo della crisi in Europa”, spiega Kenneth Rogoff, professore di economia e politiche pubbliche ad Harvard ed ex capo economista presso il Fondo monetario internazionale.“Il suo lavoro esamina in profondità perché molti mercati emergenti tendono a sperimentare una maggiore volatilità macroeconomica rispetto alle economie avanzate e dà informazioni approfondite sull’interazione tra prezzi e tassi di interesse”.
Questa donna giovane e capace viene, dunque, dall’Asia. E’ una delle prime ad avere acquisito competenza e professionalità internazionali, punta di testa per il gruppo consistente di ragazzi e ragazze cinesi, indiani, coreani, giapponesi, indocinesi che hanno invaso l’università americana.
Gli Asian- Americans rappresentano il 5% della popolazione degli States, ma il 20% di quella universitaria US. Ottengono i migliori risultati scolastici e questo sembra dipendere da aspettative familiari, ore di studio, rispetto dell’insegnamento confuciano (che promuove perseveranza, impegno, concentrazione).
Gita Gopinah è solo la prima, dunque. Sono in arrivo altre ragazze dell’Asia. Nulla a che vedere, con certe “perle d’Oriente” di film scoloriti e passati.