Ci sono tariffe biorarie, monorarie, multiorarie, prezzi bloccati o indicizzati. Solo nella città di Roma ci sono 22 offerte di diverse compagnie, e la situazione non cambia di molto per Milano o Palermo. Il consiglio per orientarsi al risparmio è senz’altro quello di comparare i propri consumi con le tariffe in circolazione e scegliere oculatamente. Si potrebbero risparmiare fino a 100 €/anno.
La convenienza delle offerte in circolazione può variare in base al tipo di consumo dell’utente e alle oscillazioni del prezzo dell’energia. Scendendo nei particolari, le tariffe monorarie hanno un unico prezzo in euro a kWh a prescindere dall’ora in cui viene consumata l’energia. La tariffa base di riferimento, quella per i clienti che sono rimasti legati al servizio a maggior tutela dell’Aeeg (Autorità per l’energia elettrica e il gas), è di 8,9 centesimi di euro a kWh fino a 1.800 kWh di consumo annuo, per passare a 9,6 cent nella fascia successiva che si ferma a 2.640 kWh, e successivamente a 10,3 centesimi (fino a 4.440 kWh) e a 11 centesimi per consumi superiori.
Le tariffe biorarie e multi orarie invece permettono un risparmio a chi riesce a spostare la maggior parte dei consumi nelle fasce orarie in cui il costo dell’energia è minore, generalmente le ore serali e notturne e il sabato e la domenica.
C’è poi una differenza tra prezzo bloccato e indicizzato. Chi aderisce a un’offerta con prezzo bloccato si garantisce una tariffa che non oscilla, almeno riguardo alla variante del costo energetico, per tutta la durata del contratto. Chi invece accetta offerte indicizzate, prende il rischio di seguire le oscillazioni del mercato dell’energia nel corso del tempo.
Ovviamente avranno un maggior risparmio quelle famiglie particolarmente virtuose che scelgono la bioraria o la multioraria e riescono a spostare nelle fasce più convenienti la maggior parte dei consumi. Per chi, dopo la liberalizzazione del settore, non è passato a un operatore privato, o per chi volesse eventualmente tornare sui suoi passi, è possibile sottostare alle tariffe del “servizio a maggior tutela” dell’Aeeg. Sono tariffe monorarie o biorarie indicizzate, che quindi variano nel tempo.