Negli ultimi cinque anni, oltre due milioni di consumatori hanno ottenuto almeno una volta il bonus elettrico, l’agevolazione per coloro che si trovano in condizioni economiche disagiate o per i malati gravi che usano apparecchiature salvavita. E un milione ha ottenuto anche il bonus gas, per un totale di oltre tre milioni di bonus erogati. E’ quanto emerge dalla “Relazione di chiusura dell’indagine conoscitiva sullo stato di attuazione della disciplina del bonus elettrico e gas” approvata dall’Autorità per l’energia con la deliberazione 72/2014/E/com.
Dall’indagine, avviata per fare il punto sullo stato di applicazione delle agevolazioni, individuare eventuali criticità ed identificare possibili miglioramenti, emerge che una quota di potenziali beneficiari del bonus non fa domanda e che, fra coloro che l’hanno ottenuto, la percentuale di rinnovi è del 70% circa. Inoltre, l’entità del bonus, per legge commisurata alla spesa al netto delle imposte, viene considerata abbastanza contenuta rispetto all’incidenza sulla spesa per energia.
Gli esiti dell’indagine – che l’Autorità trasmetterà alla Presidenza del Consiglio, ai Ministri dello Sviluppo Economico, dell’Economia e del Lavoro e delle Politiche Sociali – sono propedeutici per poter segnalare possibili interventi migliorativi anche tenendo conto della nuova disciplina dell’ISEE recentemente approvata con il dpcm n.158/14.
Dall’indagine emerge poi che rispetto all’utilizzo dell’indicatore ISEE, la soglia definita – rimasta invariata negli ultimi 5 anni- sembrerebbe non intercettare a pieno le situazioni di povertà; le modalità di compilazione della dichiarazione ISEE non sembrano invece costituire un ostacolo significativo, anche se vi sono spazi per una maggiore efficienza nel processo di gestione delle domande. Inoltre rispetto ai potenziali aventi diritto, i bonus vengono maggiormente richiesti dai nuclei familiari che vivono nei centri urbani, con capofamiglia in una fascia compresa fra i 40 e i 70 anni, mentre le richieste sono inferiori nelle aree dove la popolazione è più indigente e meno istruita.
Infine, sono state approfondite anche le misure di sostegno di altri Paesi come, ad esempio, specifiche previsioni normative per i clienti più vulnerabili quali il divieto di sospendere la fornitura nel periodo invernale e agevolazioni dei pagamenti per situazioni di temporanea difficoltà.