Il governo lavora per introdurre da aprile nuovi strumenti in bolletta contro il caro-energia per famiglie e imprese, questa volta basati su consumi e fasce di costo
Conto alla rovescia, a fine marzo, per i bonus bollette energia per privati e imprese previsti dalla Manovra 2023. In loro sostituzione o parziale proroga, sono allo studio nuovi aiuti contro il caro-energia.
Non si tratta di una novità: le anticipazioni sul restyling dei bonus energia erano state rilasciate nelle scorse settimane da esponenti di Governo. Adesso si tratta di definirle in un quadro di fattibilità, che si baserà sulle proiezioni ARERA a riguardo.Le nuove anticipazioni sono state fornite dal Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, che ha annunciato la valutazione d’impatto sui conti e sui costi dello stop alle misure finora applicate, per capire come procedere da aprile e quali coperture finanziarie sono necessarie per proseguire sulla strada degli sconti ora che il prezzo del gas e dell’energia elettrica comincia a tornare su livelli più gestibili.
Bonus energia bollette famiglie
In particolare, il Governo sta valutando un nuovo bonus famiglie al posto dei tagli sugli oneri in bolletta, che invece di essere trasversale per tutti si baserebbe sui consumi effettivi, così da essere più selettivo (e meno costoso) e incentivare il risparmio energetico. Si partirebbe dai consumi energetici di aprile (scoperti dal taglio degli oneri di sistema e dalla riduzione dell’IVA). Il nuovo meccanismo prevederebbe una divisione della bolletta in due parti: una calcolata sui consumi a prezzo calmierato ed una commisurata alla reale tariffa di mercato.
Resta sullo sfondo anche la proroga del Bonus Sociale Energia e Gas per le famiglie sotto soglia ISEE, da tempo potenziato (seppur temporaneamente) per far fronte alla crisi russo-ucraina intervenuta subito dopo quella Covid ma nel 2023 rimodulato, con un giro di vite sull’agevolazione.
Bonus energia bollette imprese
Per le imprese si sta studiando invece un credito di imposta modulato sul prezzo del gas. Il dossier più caldo riguarda proprio i bonus energia imprese, ossia i tax credit finora modulati in base alla tipologia e quantità di consumi.
Per contenere l’impatto sui conti pubblici, si sta studiando un nuovo sistema di agevolazioni articolato in tre fasce, inversamente proporzionale al prezzo del gas, soprattutto se sarà confermata dai numeri la tendenza al ribasso attuale dei costi della materia prima energetica (l’ARERA stima da aprile una flessione dei costi in bolletta superiore al 20% nel trimestre aprile-giugno per la luce).
Si tratta di un trend che finalmente dovrebbe influire anche sui costi in bolletta degli utenti sul mercato libero, oltre a quelle dei clienti nel mercato tutelato. Anche perché da aprile scatta la fuoriuscita obbligatoria di microimprese e condomini dalla maggior tutela, con un potenziale impatto dirompente per i loro costi energetici.
In ultima analisi, il governo italiano sta lavorando per intervenire da fine marzo, allo scadere dell’attuale quadro agevolativo, con nuovi strumenti contro il caro-energia sia per le famiglie sia per le imprese: per le prime si profila un nuovo sistema a doppio binario basato anche sui loro consumi effettivi, mentre per le seconde un meccanismo differenziato per scaglione di prezzo energetico. Il tutto, con la consapevolezza che i prezzi del gas stanno definitivamente scendendo, contribuendo a ridurre l’impatto sui conti pubblici delle misure da applicarsi nei prossimi trimestri.
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