Per effetto del lockdown, quest’anno la scadenza per l’invio del 730 è rinviata al 30 settembre; ma già da dal 5 maggio è disponibile la ‘dichiarazione precompliata’ sul portale web dell’Agenzia delle entrate. Anche questo strumento è stato messo a disposizione dei contribuenti con un piccolo ritardo: era inizialmente previsto per metà aprile, il decreto “Cura Italia” di marzo lo ha posticipato di un paio di settimane. In sostanza, quest’anno si registra uno slittamento generalizzato di quasi tutte le scadenze fiscali. Ad esempio, Il termine originario per la trasmissione alle Entrate delle certificazioni uniche (Cu) da parte dei sostituti d’imposta era il 7 marzo, ed è stato spostato dapprima al 31 marzo e poi al 30 aprile.
Per le Certificazioni relative ai redditi esenti, o che non vengono esposti nella dichiarazione precompilata (per esempio lavoro autonomo, minimi e forfettari), il termine per la trasmissione è ancorato a quello di presentazione del modello 770, che scade il 2 novembre (in quanto il 31 ottobre è sabato), come spiega anche il Sole 24 ore. Quindi, in sintesi, il 30 settembre è la scadenza per l’invio del 730, il 2 novembre per il modello Redditi.
C’è infine la possibilità di delegare un intermediario. Fino alla fine dell’emergenza, spiega ancora il Sole 24 ore, dipendenti e pensionati possono inviare in via telematica ai Caf la “copia per immagine” (anche solo la foto col cellulare) della delega all’accesso alla precompilata, insieme alla copia della documentazione necessaria, e di un documento di identità (articolo 25, Dl 23/2020).