Finlandia 24; Germania 36; Francia 65; Italia 180. Non parliamo del famigerato spread, ma sono numeri che comunque spaventano le imprese, perlomeno quelle italiane. Essi indicano infatti i giorni che in media le pubbliche amministrazioni impiegano per pagare i loro fornitori.
Se questo dato purtroppo non costituisce una novità, è interessante notare come Grecia (174), Spagna (160) e Portogallo (139) siano i paesi che ci inseguano in questa infausta classifica che ci vede leader.
Letti così, questi numeri conducono ad una domanda che non può non sorgere: è la crisi delle economie nazionali ad aver provocato la dilatazione dei tempi, o sono questi ultimi la ragione della fragilità dei conti statali? Come per lo spread, anche in questo caso è possibile notare un circolo vizioso: la PA paga a lungo termine perché non ha liquidità; l’impresa fornitrice offre un prezzo superiore a quello che farebbe ad un privato, sapendo del probabile ritardo con cui incasserà il pagamento; la PA si trova a pagare un prezzo maggiorato, a cui corrisponde un ulteriore ritardo; e il circolo si chiude.
Nel 2011, quindi già in piena crisi, Parlamento europeo e Consiglio hanno adottato una direttiva (la 2011/7/UE) che andrà sicuramente ad aggravare i bilanci degli Stati cattivi pagatori, e perché farlo allora? Perché prevedere un termine massimo per il pagamento di 60 giorni, (ed ecco il bastone) oltre i quali subentra un interesse minimo di mora dell’8%?
La Commissione europea, sulla cui proposta la direttiva in parola è stata adottata, ha ritenuto che intervenire in questo modo fosse la soluzione più efficace per dare una scossa all’economia e alle finanze di tutti i soggetti coinvolti: i primi beneficiari saranno certamente le imprese fornitrici, che godranno di una maggiore certezza a che le loro prestazioni vengano pagate in tempo; di riflesso anche le pubbliche amministrazioni avranno dei vantaggi: in un mercato con regole omogenee e certe, le imprese si muovono più facilmente da un paese all’altro, così da incrementare la concorrenza.
Certezza dei pagamenti per le imprese, prezzi più bassi per la P.A., maggiore qualità per i cittadini: tre carote con un solo bastone.
di Fabrizio Spada
Direttore della Rappresentanza a Milano