Ok alla seconda dose del vaccino Covid in vacanza: dopo che le Regioni hanno particolarmente insistito, è arrivato il parere positivo del Commissario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, che ha già inviato specifica comunicazione alle Regioni perché si organizzino di conseguenza. Sono già state fornite indicazioni affinché: “i sistemi di prenotazione consentano di agire in tal senso e sia garantita massima flessibilità alle attività vaccinali”.
- coordinamento fra Regioni (della prima dose e del richiamo) tramite adeguamento dei sistemi informatici
- approvvigionamenti su base programmata (in base alle preadesioni /prenotazioni fuori Regione) con la variabile legata alla tipologia di siero iniettato (deve essere).
Richiamo fuori Regione
Da capire se ci sono margini per chi aveva già prenotato (ma considerati i diversi canali di prenotazione fin qui utilizzati, potrebbero restare esclusi) e con quali tempi si potrà ottenere le certificazioni vaccinali (ma la comunicazione fra enti dovrebbe essere immediata). CI vuole quindi tempo per partire, per cui moltissimi resteranno fuori da questa possibilità (chi aveva il richiamo ad agosto, fissato magari via SMS, difficilmente avrà la possibilità di spostare la prenotazione): pensiamo agli open day AstraZenenca di maggio e giugno, per esempio, solo per poche Regioni prenotati con piattaforma regionale. Altre Regioni, però, sono già avanti. Il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, segnala di aver già sentito il governatore della Liguria, Giovanni Toti, «con cui abbiamo già siglato l’accordo per far sì che i piemontesi in vacanza in Liguria possano ricevere lì la seconda dose, così come per i liguri che trascorreranno le ferie in Piemonte. Stiamo mettendo a punto gli ultimi aspetti tecnici». Analoghi passaggi dovranno prevedibilmente essere previsti da tutte le Regioni: la Calabria ha già attivato le prenotazioni sulla piattaforma unica.
Immunizzazione di massa e terza dose
Il successivo step sarà il mantenimento della copertura vaccinale raggiunta, predisponendo per tempo la terza dose. Le autorità stanno lavorando «come se durasse un anno», anticipa Figliuolo, quindi i tempi stimati per riceverla saranno a 12 mesi dal completamento del primo ciclo (al momento per tutti i sieri). Il Commissario riferisce anche di aver «già opzionato di concerto con l’Unione Europea una quantità tale di vaccini, per coprire tutta la popolazione con un’ulteriore dose e anche con una robusta riserva», aggiungendo che la prossima fase non più emergenziale, potrà prevedere il superamento dei grandi hub vaccinali, con somministrazioni distribuite fra ospedali, medici di base, farmacia e punti vaccinali aziendali.