Alcuni roditori avrebbero riacquisto l’udito grazie ad un esperimento condotto con una cura a base di cellule staminali e per la precisione di cellule embrionali della coclea, una struttura dell’orecchio interno.
La ricerca, condotta da un gruppo di studiosi dell’Università di Sheffield e pubblicata sulla rivista scientifica Nature, aveva come obiettivo quello di sostituire le cellule nervose responsabili della trasformazione delle onde sonore in segnali elettrici per il cervello, dette “gangli spirali” il cui malfunzionamento sarebbe responsabile del 10% delle sordità profonde.
Utilizzando cellule staminali embrionali umane, trattate con alcune sostanze chimiche per formare i gangli ed iniettate delicatamente nell’orecchio di 18 gerbilli, scelti perchè dotati di un range uditivo dalle frequenze simili a quelle dell’uomo, queste si sarebbero moltiplicate ripristinando le funzioni uditive.
Dopo dieci settimane alcuni animali avevano recuperato circa il 45% dell’udito, altri avevano recuperato solo una piccola percentuale ed altri ancora avevano recuperato il 90% dell’udito, un risultato straordinario.