Gli italiani preferiscono la farmacia, anche se c’e’ un 13% interessato agli acquisti web
In un’epoca in cui il “digitale” è ormai diventato parte della realtà quotidiana degli Italiani (oltre la metà della popolazione over 14 anni utilizza Internet), il web apre l’orizzonte a nuove potenzialità e modalità di acquisto: negli ultimi anni è cresciuto infatti in modo esponenziale il numero di acquirenti online (ad oggi sono quasi 8 milioni gli Italiani che acquistano in Rete!).
Una ricerca condotta da GfK Eurisko nel Giugno 2011 (*) mette in luce come, anche in Italia, l’e-commerce si stia consolidando quale canale di acquisto non solo per beni “basici”, a basso investimento economico ed emotivo (biglietti del treno/ aereo, libri, pagare le bollette, ….) ma anche per beni più complessi/ ad alto coinvolgimento (elettrodomestici, abbigliamento e accessori, …).
Tra le leve principali che motivano/ guidano l’acquisto online: innanzitutto il risparmio (non solo di denaro, ma anche di tempo) e la connotazione ludica che l’acquisto stesso viene ad assumere (comprare su internet è divertente ed appagante), ma anche il superamento delle barriere spazio-temporali (possibilità di acquistare in maniera “comoda” quando e dove si vuole).
Ma gli Italiani comprerebbero proprio tutto su Internet? Due in particolare le aree verso le quali c’è maggior chiusura: da una parte la spesa alimentare (area in cui la componente sensoriale è fondamentale e per la quale si temono problemi legati alla conservazione dei cibi), dall’altra i prodotti legati alla salute, al benessere e alla salute, come gli integratori e i farmaci senza ricetta.
È proprio l’acquisto sul web di questi ultimi a presentare uno scenario dai contorni poco chiari e definiti: la maggioranza degli Italiani (69% della popolazione over 14 anni) non sa se la vendita online dei farmaci da banco sia consentita, ma – qualora lo fosse – questa risulta comunque un’area di interesse per una parte minoritaria della popolazione. Infatti, 1 italiano su 5 considererebbe utile acquistare online i farmaci senza ricetta, anche se poi è difficile dire quanti di questi orientamenti potenziali si tramuterebbero in acquisti veri (se la vendita on-line di medicinali senza ricetta venisse legalizzata).
Emergono, infatti, alcuni svantaggi di fondo connessi all’acquisto dei farmaci da banco su internet. In primis viene a mancare la presenza del farmacista, figura di riferimento per avere consigli (circa 8 Italiani su 10 considerano molto importante avere un consiglio dal farmacista), ma anche garante di qualità e autenticità del farmaco. E garantire l’autenticità del farmaco diventa particolarmente rilevante proprio nel contesto virtuale, che suscita timori e paure: possibilità di truffe, rischio di manomissione dei prodotti durante la consegna, scadenza entro breve.
Nonostante, quindi, la maggior parte degli Italiani sia poco propensa all’acquisto online dei farmaci da banco, esiste comunque una parte minoritaria, ma non irrilevante ai fini di una riflessione (13%) che si mostra, invece, interessata.
Si tratta perlopiù di persone con un profilo socio-culturale medio-alto: sia uomini sia donne, più giovani, laureati o diplomati, che spesso ricoprono posizioni lavorative di buon livello (dirigenti, impiegati). Sono forti utilizzatori di Internet e, più degli altri, hanno già sperimentato l’acquisto online.
Sono maggiormente abituati a utilizzare i farmaci da banco, che acquistano anche in un’ottica di scorta, e che scelgono/ gestiscono con buona autonomia.
L’utilizzo abituale di Internet per fare acquisti e la maggior autonomia con i farmaci da banco permettono loro una maggior apertura verso l’acquisto online anche di questi prodotti. Tale acquisto viene visto con minor “sospetto” e si connota positivamente, ritrovando gli stessi vantaggi dell’acquistare su Internet: possibilità di risparmiare, di avere maggiore “scelta”, di fare acquisti in maniera comoda da casa propria.
In conclusione, la prospettiva dell’acquisto online dei farmaci da banco appare oggi poco interessante per gli Italiani: di fatto non sembra rispondere ai bisogni primari dell’automedicazione: avere a disposizione il farmaco nel momento del bisogno, avere un consiglio esperto dal farmacista, essere garantiti sulla qualità e sicurezza dei prodotti. Solo 1 italiano su 8 appare oggi disponibile e interessato all’acquisto on line.
(by Isabella Cecchini, Silvia Lavazza, Elisa Mingozzi –Dipartimento ricerche sulla Salute GfK Eurisko)
(*) Indagine condotta sul panel “Dialogatore” di GfK Eurisko (4.000 famiglie dotate di un dispositivo elettronico per la raccolta dei dati) presso un campione di 1.000 individui rappresentativo della popolazione italiana dai 14 anni e oltre.