La Commissione europea ha resa nota una relazione sul certificato COVID digitale dell’UE e sulla sua attuazione in tutta l’Unione. La relazione mostra che il certificato dell’UE è un elemento fondamentale della risposta dell’Europa alla pandemia di COVID-19: sono oltre 591 milioni i certificati generati. Il certificato, che concerne la vaccinazione, il test e la guarigione in relazione alla COVID-19, facilita la sicurezza dei viaggi per i cittadini ed è stato essenziale per sostenere l’industria del turismo europea, duramente colpita. Il certificato COVID digitale dell’UE è un successo livello mondiale: costituisce uno standard globale ed è attualmente l’unico sistema già operativo a livello internazionale. 43 paesi di quattro continenti sono collegati al sistema e altri seguiranno nelle settimane e nei mesi a venire. Come dichiarato dalla Presidente Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione 2021, il certificato COVID digitale dell’UE dimostra che “Quando agiamo insieme siamo in grado di agire rapidamente.”
Il successo del sistema del certificato COVID digitale dell’UE in cifre:
- Gli Stati membri dell’UE hanno rilasciato oltre 591 milioni di certificati COVID digitali dell’UE.
- 43 paesi sono già collegati al sistema dell’UE: 27 Stati membri dell’UE, 3 paesi dello Spazio economico europeo (SEE), la Svizzera e altri 12 paesi e territori. In tutto, si sono rivolti alla Commissione 60 paesi terzi interessati ad aderire al sistema dell’UE. Oltre a quelli già collegati, sono in corso discussioni tecniche con 28 di questi paesi.
- Il settore del trasporto aereo ha tratto grande beneficio dal certificato COVID digitale dell’UE, divenuto operativo appena in tempo per il periodo di punta dei viaggi estivi. L’associazione Airports Council International (ACI Europe) ha riferito che nel luglio 2021 il volume totale dei passeggeri è più che raddoppiato rispetto al luglio 2020. ACI Europe attribuisce questo cambiamento all’introduzione del certificato COVID digitale dell’UE e all’allentamento delle restrizioni di viaggio.
- Secondo un’indagine Eurobarometro del Parlamento europeo, circa due terzi (il 65 %) degli intervistati hanno convenuto che il certificato COVID digitale dell’UE è il mezzo più sicuro per la libera circolazione in Europa durante la pandemia di COVID-19.
- 20 Stati membri dell’UE utilizzano il certificato COVID digitale dell’UE anche a livello nazionale, ad esempio per l’accesso a grandi eventi, ristoranti, cinema e musei, ricorrendo a una base giuridica nazionale supplementare.
Prossime tappe
La Commissione continuerà a monitorare attentamente la validità dei certificati di vaccinazione e di guarigione, nonché l’uso di test degli anticorpi e di test antigenici rapidi per i certificati di guarigione, e riesaminerà le opzioni una volta ricevuti nuovi orientamenti scientifici. I lavori tecnici per migliorare le funzionalità del sistema del certificato COVID digitale dell’UE proseguiranno nel quadro della rete eHealth. La Commissione intende:
- proseguire gli sforzi per collegare altri paesi al sistema dell’UE;
- collaborare con gli Stati membri a livello tecnico per attuare il regolamento sul certificato COVID digitale dell’UE;
- chiedere orientamenti all’ECDC e all’Agenzia europea per i medicinali (EMA) sugli sviluppi pertinenti per quanto riguarda le prove scientifiche.
Entro il 31 marzo 2022 la Commissione presenterà un’altra relazione sull’applicazione del regolamento. Tale relazione potrà essere accompagnata da una proposta legislativa volta a prorogare il periodo di applicazione del regolamento, tenendo conto dell’evoluzione della situazione epidemiologica. La Commissione non esclude di presentare tale proposta già in una fase precedente, per garantire che la necessaria procedura legislativa possa concludersi in tempo utile.
Contesto
Il 14 giugno 2021 il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato il regolamento sul certificato COVID digitale dell’UE, in base al quale la Commissione è tenuta presentare una relazione al Parlamento europeo e al Consiglio entro il 31 ottobre 2021. Il regolamento stabilisce un quadro comune per il rilascio, la verifica e l’accettazione di certificati interoperabili di vaccinazione, di test e di guarigione in relazione alla COVID-19 per agevolare la libera circolazione dei cittadini dell’UE e dei loro familiari durante la pandemia di COVID-19. È accompagnato dal regolamento (UE) 2021/954, che estende il quadro del certificato COVID digitale dell’UE ai cittadini di paesi terzi che sono regolarmente soggiornanti o residenti nel territorio di uno Stato membro e che sono autorizzati a recarsi in altri Stati membri conformemente al diritto dell’UE.
Il 31 maggio la Commissione europea ha proposto un aggiornamento della raccomandazione del Consiglio per un approccio coordinato alla limitazione della libertà di circolazione nell’UE introdotta in risposta alla pandemia di COVID-19. Tenuto conto del miglioramento della situazione epidemiologica e dell’accelerazione delle campagne di vaccinazione in tutta l’UE, la Commissione ha proposto agli Stati membri di allentare gradualmente le misure sui viaggi, soprattutto per i titolari del certificato COVID digitale dell’UE. Il 14 giugno il Consiglio ha approvato le raccomandazioni aggiornate.