E’ stato annunciato oggi, in apertura del 34° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia Invasiva (SICI-GISE), l’avvio del primo studio italiano sul trattamento della malattia aterosclerotica coronarica diffusa (CAD) con il primo dispositivo bioriassorbibile (Absorb).
Lo studio multicentrico IT-DISAPPEARS (Italian National Registry on Bioresorbable Vascular Scaffold – Absorb – for Diffuse Coronary Disease), realizzato con il sostegno di Abbott, è un registro osservazionale che si prefigge di valutare i benefici a lungo termine dell’innovativo dispositivo. Ha l’obiettivo di coinvolgere circa 1.000 pazienti affetti da malattia aterosclerotica coronarica, in oltre 50 centri ospedalieri italiani per una durata di 5 anni.
“Questo registro rappresenta l’opportunità di verificare in maniera diretta cosa significa un avanzamento innovativo nella terapia delle malattie vascolari – afferma Alberto Cremonesi, Presidente GISE e Responsabile dell’Unità di Cardio-angiologia Interventistica (GVM Care and Research, Cotignola) – Siamo infatti di fronte ad un dispositivo, il BVS, che non è un’evoluzione del tradizionale stent metallico, come si sarebbe tentati di pensare, ma rappresenta una vera e propria svolta: evitare la presenza di un corpo estraneo rigido permette infatti un recupero funzionale dell’arteria coronarica, che è in grado di rispondere nuovamente agli stimoli fisiologici del paziente. Questo apre scenari completamente differenti nel trattamento delle malattie aterosclerotiche”.
Il BVS – Bioresorbable Vascular Scaffold (Absorb) è una struttura temporanea che assomiglia ad una gabbia cilindrica. Dopo essere stato posizionato nella parete vascolare ed aver assolto al suo ruolo di sostegno medicato, il BVS è in grado di dissolversi gradualmente e completamente lasciando i vasi liberi di tornare al proprio stato naturale e di recuperare la propria funzionalità, migliorando gli esiti a lungo termine per i pazienti. Il BVS è realizzato in polimero di acido polilattico, un materiale naturale che si dissolve, comunemente usato per i punti di sutura riassorbibili. Gli studi in corso sul BVS sono in totale 15.