Lo smartphone che individua i sintomi del Parkinson

Una ricerca dell’Università di Bologna ha dimostrato che lo smartphone può essere di grande aiuto per le persone anziane e nella diagnosi precoce del Parkinson.
La app in questione simula un test molto usato, chiamato “Time up and go” in cui il paziente si alza in piedi, cammina e torna indietro per rimettersi seduto. Lo studio in versione integrale è pubblicata dalla rivista “Gait and Posture”.
Lo smartphone, dunque, può trasformarsi in un sofisticato strumento capace di captare e decodificare il più impercettibile movimento o tremore del nostro corpo, fino a riconoscere i primi segnali di Parkinson e a misurare il rischio di cadute. Gli studiosi hanno condotto un esperimento per mettere a confronto uno smartphone con un costoso apparecchio medico, oggi appannaggio di pochi centri specializzati, nella valutazione della qualità dell’equilibrio e nel predire il rischio di cadute: e i risultati della ricerca hanno promosso a pieni voti il telefonino.
Gli smartphone, spiegano i ricercatori, sono dotati di accelerometri e giroscopi, due sensori in grado di misurare movimenti rettilinei e di rotazione: servono, ad esempio, a raddrizzare l’immagine sullo schermo quando ruotiamo il telefonino e a controllare i giochi. Ma sono gli stessi sensori impiegati in alcuni dei più diffusi test diagnostici sull’abilità a camminare e stare in piedi degli anziani.
La novità dell’applicazione messa a punto è che a differenza dei test tradizionali rivela le differenze fra anziani che nell’ultimo anno sono o non sono caduti. In estate partirà una sperimentazione con centinaia di anziani coinvolti, assieme all’azienda sanitaria di Firenze.

da www.centromaderna.it

redazione grey-panthers:
Related Post