Decenni di ricerche nel campo delle neuroscienze hanno compreso come il cervello sia plastico e continui a creare connessioni per tutta la vita. Vivere a lungo, lucidi e attivi sembrerebbe non essere una utopia, ma un obiettivo possibile. Secondo recenti studi invecchiare mantenendo il cervello attivo è la giusta via per un percorso di salute e benessere. La sfida era poi capire come stimolare il cervello e usare queste scoperte per prevenire le malattie neurodegenerative.
A questi temi è dedicato il Congresso “Verso la creativETA’” che si terrà ad Assisi, il 25 e 26 novembre prossimi, organizzato dall’Associazione WAL Walk and Learn e che vedrà tra i relatori Pierluigi Gargiulo , Medico nutrizionista, e Responsabile studio “Nutrizione e Cancro” all’Università di Roma Tor Vergata, Massimo Piccirilli della Cattedra di Psichiatria e Psicologia Medica, Università di Perugia, Luigi Turinese, psicologo e analista junghiano. Tra i relatori anche Greta Pontarelli, 5 volte campionessa del mondo nella disciplina olimpica del Pole Sport e Benedetta Barzini, scrittrice.
“Ora la sfida è che gli over 65 siano anche sani dal punto di vista fisico e cognitivo. Il punto di partenza per tenere allenato il cervello con il movimento è semplice: camminare tonifica, migliora la circolazione sanguigna, aiuta a mantenere il peso forma e migliora la postura. Se a questa attività si associa poi un allenamento per la mente, il risultato è scientificamente provato. Il Metodo Wal (Walk and Learn), la disciplina ideata da Annamaria Crespi, è una pratica che integra il movimento del camminare con l’attività dell’apprendimento, portando benefici nella cura di alcune malattie, migliorando l’umore e le funzioni cognitive. In fondo già il Aristotele era solito insegnare camminando.
Wal nasce nel 2013 a partire da studi di neurologia sulle potenzialità di auto-guarigione del cervello umano e sulla plasticità neuronale. Si cammina su uno speciale tappeto morbido, ascoltando in cuffia dei file selezionati. Si tratta di storie narrate e create secondo precisi criteri neurologici (che comprendono la durata, l’utilizzo di brani musicali, di effetti sonori) per interessare, incuriosire e divertire, attivando varie zone cerebrali, allenandole, e rendendo così questo apprendimento molto piacevole.