L’inverno è ancora nel pieno della sua potenzialità e, come sempre, arriva anche l’ultima fastidiosa influenza; I virus caricano le loro batterie e noi siamo costretti a rimanere a letto, con febbre, tosse, dolori muscolari spesso tremendi. Ci si sente un rottame. Cosa mangiare in questi frangenti? Le tradizioni sono legate ad alcuni rimedi, come il vin brulè, il latte e miele, le minestrine calde, il punch, e poi i fumi di eucalyptolo. Sicuramente questi rimedi fanno bene alla salute, ma non sempre sono risolutivi dei malanni, seguendo dei principi moderni che spiegano dove la tradizione ha ragione e dove no.
Il vin brulè, è un vino che viene riscaldato e quindi, quasi cotto, in tal modo, si esaltano i componenti alcolici e non-alcolici che non sempre sono migliorativi della qualità della vita. L’alcol, infatti, evapora ma tutto il restante complesso idroalcolico diventa una sostanza poco digeribile e, se bevuta in quantità abbondante, può provocare delle gastriti, che potrebbero residuare anche quando finirà l’influenza.
C’è poi l’accoppiata latte e miele, due alimenti di grande importanza nutrizionale, se presi singolarmente, e accoppiati sono un buon cocktail, tranne quando si esagera o in presenza di malattie come il diabete.
La presenza, infatti, di troppi zuccheri semplici, di cui sia Il latte (col lattosio) sia il miele (col glucosio e il fruttosio) produce una reazione di minore presenza di neutrofili e linfociti, che sono i nostri difensori. Ci si trova, cioè, di fronte ad una situazione di minore produzione di anticorpi, i quali ci proteggono dalle infezioni stagionali, che in alcuni casi possono anche essere di grave livello. E’, invece, necessario addizionare sostanze antiossidanti, tipo i carotenoidi,che grazie al beta-carotene stimolano una più potente azione anticorpale, come ad esempio, un centrifugato di carote. Ciò è dovuto alla grande protezione di queste sostanze nei confronti di una ghiandola, dal nome timo, che si trova sotto la tiroide che, se funziona regolarmente produce molti linfociti “T”, detti anche “Killer”, che abbattono, cioè, tutti gli agenti infiammatori e infettivi e inoltre, il Timo secerne anche tre sostanze ormonali, come la Timopoietina, la Timosina e il Fattore Timico del Siero.
Ecco un elenco di cibi che debbono essere introdotti in situazio-
ni influenzali:
DEVONO ESSERE RICCHI DI BETA-CAROTENE (PRECURSORE DELLA VITAMINA A)
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CAROTE,
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ZUCCA,
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PATATE,
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POMODORO
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SPINACI,
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CARCIOFI
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BARBABIETOLE ROSSE
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BROCCOLI
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CIME DI RAPA
DEVONO ESSERE RICCHI DI VITAMINA C
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AGRUMI,
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POMODORI
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KIWI
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ANANAS
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FRUTTI DI BOSCO
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BROCCOLI
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CAVOLFIORI
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PREZZEMOLO
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PEPERONI
DEVONO CONTENERE VITAMINA E
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GERME DI GRANO
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MANDORLE
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NOCCIOLE
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PATATE
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SEMI DI GIRASOLE SECCHI
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OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA
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OLI DI SEMI
MENU GIUSTO PER INFLUENZA
COLAZIONE: SUCCO DI ARANCIA, UVETTA, YOGURT MAGRO BIANCO
SPUNTINO ORE 10= KIWI
PRANZO= SUCCO DI MIRTILLI, PANE INTEGRALE, BROCCOLI, MOZZARELLA
MERENDA= SUCCO DI ARANCIA
CENA= INSALATA DI SPINACI E POMODORI CON SEMI DI GIRASOLE; POLLO E PEPERONI ALLE SPEZIE, CAROTE AL VAPORE, RISO INTEGRALE E MACEDONIA DI FRUTTA
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eccovi i nomi delle sostanze prodotte dal nostro corpo ( dagli organi timo e milza che sovrintendono al sistema immunitario) che NESSUNO vi dirà. allora: TIMOSINA, TIMOPOIETINA, TIMOSTIMULINA, OPSONINE, PROPERDINA. cercatevi degli integratori e vi scorderete l'influenza per sempre.