Troppe variazioni nei livelli di colesterolo cattivo possono contribuire a danneggiare le funzioni cognitive. Lo studio è stato condotto presso l’università di Leida in Olanda. Sono stati monitorati 4428 anziani tra i 70 e gli 82 anni, sottoponendoli a test cognitivi molti semplici con il risultato che chi aveva maggior concentrazione di colesterolo cattivo nel sangue risultava avere un significativo rallentamento di ragionamento; ad esempio, impiegava quasi 3 secondi in più per leggere, in un test dei colori, la parola “rosso” scritta in blu.
Il livello di colesterolo cattivo è inoltre associato anche ad un minor flusso di sangue al cervello, un parametro che risulta pericoloso proprio per il rischio di declino cognitivo nell’anziano.
(Fonte: Saliscendi del colesterolo cattivo: i rischi per la mente degli anziani – 20/07/2016 – www.popsci.it di Luciana Dario)