Dall’annuncio all’azione nel giro di un paio di giorni. Lunedì 1° luglio Twitter ha confermato di essere al lavoro con Bing, il motore di ricerca di Microsoft, su un servizio di traduzione dei cinguettii che arrivano dall’Egitto. Come avviene su Facebook, i tweet appariranno in lingua originale e all’occorrenza si potrà estendere la visualizzazione a una piccola didascalia con la traduzione nella lingua dell’utente che si trova davanti al computer.
Sull’onda di quanto sta accadendo al Cairo, il social network azzurro ha dato ieri una decisa accelerata al progetto mettendo a disposizione la traduzione dei profili che stanno raccontando in tempo reale l’evolversi della situazione. “Come parte del nostro esperimento, abbiamo deciso di attivare la traduzione di alcuni degli account più seguiti in Egitto, così da permettere alle persone di tutto il mondo di capire cosa sta succedendo”, ha dichiarato un portavoce di Twitter
Coinvolto anche l’account certificato di Muhammad Morsi, presidente deposto nelle ultime ore dall’esercito, che fino a martedì twittava il “suo attaccamento alla legittimità costituzionale”.
La traduzione è tutt’altro che perfetta e in alcuni casi è persino difficile ricostruire il senso racchiuso nei 140 caratteri, a dimostrazione del fatto che il servizio è ancora in fase di sperimentazione. Per rendere più agevole l’individuazione delle fonti, il microblog ha anche creato una lista degli account da seguire e ai quali sta applicando il servizio di Bing.
Un intervento del genere conferma ancora una volta la volontà dei social network di trasformarsi da semplici reti di contatto fra gli utenti a specchio e filtro di avvenimenti e notizie in tempo reale. Facebook sta infatti lavorando a uno strumento per smartphone e tablet dedicato proprio alla consultazione delle notizie, il nome del progetto è Reader. Se qualcuno si stesse ancora chiedendo perché Google ha chiuso il suo di Reader, questa è la risposta.