“Oggi il mercato delle traduzioni online vale molto, circa trentacinque miliardi di dollari a livello globale”. Parola di Marco Trombetti, Ceo di Translated, la società italiana che assieme alla giapponese Gengo ha appena sottoscritto una partnership con Google per la fornitura di sottotitoli a pagamento su Youtube.
L’accordo è stato pensato apposta per i brand che decidono di farsi pubblicità usando il canale video di Big G. Fondata alla fine degli anni Novanta, dal 2008 l’azienda con sede in una villa della Capitale stringe affari a ripetizione con il colosso di Mountain View. Conta 22 dipendenti. Circa 70mila collaboratori sparsi per il globo. E sforna, per adesso, oltre 20mila traduzioni all’anno.
Traduzioni che da ora in poi potranno richiedere anche gli utenti di Youtube, accedendo tramite il sito a un negozio digitale per l’acquisto di sottotitoli professionali. Si pagano (con carta di credito) dai 5 ai 20 euro per cinque minuti di film. Per coloro che promuovono il proprio marchio attraverso il sito di videosharing si tratta di una svolta importante: grazie al nuovo servizio lanciato da Google possono aspirare ad aumentare in maniera considerevole la propria platea di ascoltatori.
Ma anche per Translated si tratta di un passo in avanti notevole. Oggi la società romana vale in tutto circa 25 milioni di euro. “Lo scorso anno ne abbiamo fatturati cinque, mentre quest’anno prevediamo di arrivare a otto”, fa due conti il fondatore della compagnia. Una delle più tecnologiche tra quelle in circolazione nel settore: più di trentamila. E che, calcolatrice alla mano, sfodera un tasso di crescita annuo superiore al 50%.
Ma quanto pesa Google sul fatturato della tech company romana? Circa il 10%, finora. “Nell’arco del 2013 prevedo che arriveremo al 25%”, prosegue l’imprenditore digitale. Che adesso sogna di fare il suo ingresso nel servizio di Google Drive. Ma non solo. “Sul lungo termine il nostro obbiettivo è quello di sbarcare in tutti i servizi di Google che beneficiano del sistema di traduzione automatica allo scopo di dare agli utenti in cerca di un più elevato standard qualitativo la possibilità di usufruire di un servizio di traduzione online professionale”, ci spiega Marco Trombetti. Per adesso però non c’è niente di concreto. Ma lui, che si definisce un inguaribile ottimista, già sorride all’idea. Ritenendola alla portata della sua Translated.